Nei distretti agricoli meridionali della Turchia, forti gelate hanno interrotto la produzione di agrumi, con perdite fino all'80% in alcune aree. Ciò fa seguito a una serie di notti in cui le temperature sono scese ben al di sotto dello zero nella regione tipicamente temperata di Çukurova, che comprende le province di Adana e Mersin lungo la pianura costiera del Mediterraneo orientale, tra la fine di febbraio e marzo.
I produttori di agrumi della Turchia hanno di conseguenza ridotto le aspettative di raccolto, già penalizzate dalla siccità dell'autunno e dell'inverno. Cahit İncefikir, responsabile della piattaforma agricola di Adana, ha osservato che il cambiamento climatico sta influenzando sempre più la produzione primaria. "La regione di Adana può essere colpita da freddo e gelate, ma la regione di Mersin è stata colpita da neve e gelo senza precedenti", ha dichiarato. "E ora sono tornate le condizioni di siccità e le temperature sono salite fino a 31 °C, dopo minime di -9 °C".
I danni si estendono oltre le colture di agrumi: anche le prime piantagioni di pomodori, patate, meloni, lattuga e drupacee come le pesche hanno subito danni da gelo.
Queste perdite potrebbero portare a un aumento dell'inflazione nel secondo trimestre, come ha sottolineato İncefikir: "Ciò rappresenta una perdita per l'economia del Paese, poiché le esportazioni non avverranno e l'inflazione alimentare, già elevata, salirà inevitabilmente a causa della mancanza di offerta".
I prezzi dei generi alimentari sono stati un fattore trainante dell'inflazione, aumentando del 3,8% e del 3,1% rispettivamente a gennaio e febbraio 2025. Poiché l'instabilità climatica diventa sempre più frequente, İncefikir ha suggerito ai coltivatori di considerare colture e varietà più resistenti per sostenere la produzione. Ha inoltre sottolineato l'importanza di investire nella capacità di stoccaggio in Turchia, evidenziando una debolezza logistica: "Un'area in cui falliamo è quella dello stoccaggio", ha detto. "L'anno scorso il raccolto di patate è stato elevato, ma abbiamo dovuto lasciarne marcire una parte per mancanza di magazzini di stoccaggio. Una migliore capacità di immagazzinamento è un elemento importante per proteggersi dall'impatto del cambiamento climatico".
Fonte: AGBI