È possibile che a marzo arrivi una grandinata che scarica a terra 30 centimetri di ghiaccio, tanto da infrangere gli impianti di protezione? Evidentemente sì, sulla base di quanto accaduto martedì 25 marzo in provincia di Ravenna. Fabrizio Casadio è un agricoltore di Faenza che coltiva circa 86 ettari di frutteto. "Non avevo mai visto una cosa del genere", commenta sconsolato.
© Fabrizio CasadioImpianto kiwi di Casadio
"Il 40% dei frutteti ha subito gravi danni - precisa - in parte perché si sono piegati i pali del sistema antigrandine e si sono spezzati i tiranti, e in parte perché, non essendoci la rete, è stata compromessa la produzione estiva".
© Fabrizio CasadioL'impianto antigrandine compromesso
"Non è facile quantificare i danni - aggiunge - ma solo per gli impianti di protezione si parla di oltre 230mila euro, senza contare la mancata produzione".
Anche in zona Forlì si sono verificate grandinate intense. Francesco Pini, segretario della Coldiretti per la zona di Forlì e Meldola, ha dichiarato: "Le nostre campagne sono state investite da un evento violento e improvviso. Le colture frutticole, come pesche, albicocche e ciliegie sono state duramente colpite. In alcune aziende si stima una perdita che supera il 60% della produzione, un colpo durissimo per il settore agricolo locale".
Massimiliano Bernabini, presidente della Coldiretti Forlì-Cesena, ha sottolineato: "Questi eventi atmosferici estremi mettono a dura prova la resilienza dei nostri agricoltori. È fondamentale che le istituzioni comprendano la gravità della situazione e intervengano con misure concrete a sostegno del comparto agricolo, che rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia locale".