© Cristiano Riciputi | FreshPlaza.itUn'idea nata un po' per caso, un po' per gioco, ma con alle spalle una visione chiara: valorizzare il mirtillo come frutto di qualità, riconoscibile e distintivo. Così nasce Tennisnack, lo snack a base di mirtilli, confezionato in un tubo che ricorda i classici portapalline da tennis. A raccontarne la genesi è Eraldo Fogliati (nella foto a lato), titolare dell'omonima azienda agricola piemontese.
"Tutto è nato osservando l'evoluzione del mercato dei mirtilli – spiega Fogliati – Oggi cresce l'interesse per questo frutto e si comincia finalmente a capire che esistono diverse varietà, con calibri e sapori differenti. Non è più solo 'il mirtillo'. È un processo di consapevolezza che sta prendendo piede, e volevamo creare un prodotto che si distinguesse anche visivamente".
"Il packaging, ispirato alle confezioni cilindriche del tennis, non è frutto di un'operazione di marketing studiata a tavolino. L'intuizione è arrivata quasi per caso, durante una riunione commerciale. Un venditore ha detto 'ma sembra il contenitore delle palline da tennis!', e da lì è partito tutto. Anche perché, essendo di Torino, in quel periodo c'erano gli ATP Finals e il collegamento è venuto naturale". Il risultato è un tubetto trasparente da 200 grammi, realizzato in materiale riciclabile (PET), con grafica prestampata, pensato per esaltare la qualità del contenuto.
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Anche il nome "Tennisnack" è arrivato quasi spontaneamente, così come il concept di agganciare il lancio del prodotto ai grandi eventi tennistici internazionali. "L'obiettivo – continua Fogliati – è posizionarsi come snack salutare e pratico non solo per chi pratica tennis, ma per tutto il mondo sportivo, proponendo iniziative promozionali in concomitanza dei tornei più importanti".
Qualità prima di tutto
Alla base di Tennisnack c'è una selezione rigorosa del prodotto. "Il tubetto contiene mirtilli selezionati, scelti in base a calibro, croccantezza e gusto. Non ci leghiamo a una singola varietà od origine – precisa Fogliati – La costanza qualitativa non dipende solo dal tipo di mirtillo, ma anche dalle condizioni climatiche e dalla provenienza. Per questo selezioniamo solo ciò che risponde ai nostri standard, che siano frutti italiani o esteri. Vince la qualità". Il brand di riferimento per questa linea è Trifoglio, marchio che da sempre identifica nella gamma Fogliati i prodotti selezionati e tracciabili lungo tutta la filiera. "Per noi, è garanzia di controllo e qualità costante nel tempo".
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Sara Errani, ambasciatrice del brand
"Volevamo associare il mirtillo a un'immagine sportiva e sana, e abbiamo scelto come testimonial Sara Errani, storica tennista azzurra e figura credibile per il target. La collaborazione con Sara è nata anche grazie a un legame personale con suo padre, che lavora nel nostro settore. Poi abbiamo scoperto che il mirtillo è anche uno dei suoi frutti preferiti… Insomma, è venuto tutto in maniera molto naturale e spontanea".
Lancio ufficiale e prospettive future
L'obiettivo è portare Tennisnack in distribuzione tutto l'anno, non solo legandolo agli eventi sportivi, ma sicuramente sfruttandoli come momenti di spinta: dagli Australian Open a Wimbledon, passando per Roland Garros e gli ATP Finals. "Dopo i primi test positivi, Tennisnack si prepara al debutto ufficiale nella Grande distribuzione italiana, previsto intorno alla metà di aprile – anticipa Fogliati – Abbiamo realizzato un espositore dedicato con l'immagine di Sara Errani, che sarà presente in diversi punti vendita, probabilmente anche in avancassa. I test di mercato ci stanno dando buone sensazioni, e ci stiamo preparando a entrare in diverse catene. La Pasqua potrebbe essere un bel volano".
Il progetto non si ferma però ai confini italiani: "A Fruit Logistica ci sono stati contatti interessanti con operatori esteri. A metà aprile avremo una visita da parte di una catena svizzera: potrebbe essere un primo passo per l'internazionalizzazione del prodotto".
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Il messaggio finale è di fiducia e realismo: "Non era una strategia studiata, ma un'idea nata da una serie di coincidenze fortunate. Però crediamo che possa funzionare. È qualcosa di diverso, fresco, simpatico. Ora vedremo se anche il mercato la penserà come noi". Un progetto, insomma, "in divenire" - come lo definisce lo stesso Fogliati - ma con le carte in regola per farsi notare nel mondo del food e dello sport.
Foto in aggiunta all'articolo fornite da DANT Studio. Fotografo: Gabriele Merlin
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