"La stagione di commercializzazione dell'uva indiana è iniziata decisamente meglio dell'anno scorso - afferma Corné van de Klundert, della olandese Origin Fruit Group - All'inizio della stagione in India c'è stata una discreta quantità di piogge, che ha comportato una minore produzione per ettaro. Il mercato locale indiano richiede i suoi volumi abituali, il che ha reso più difficile per gli operatori esportare grandi quantità. Inoltre, con i prezzi locali elevati, il rischio per gli esportatori diventa molto più alto".
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"C'è ancora un adeguato volume di uva indiana in arrivo, ma molto meno rispetto all'anno scorso. Nelle stesse settimane dell'anno scorso c'è stato un enorme picco di offerta, mentre quest'anno l'uva sta arrivando in modo molto più graduale", dice Corné. I prezzi dell'uva indiana si aggirano tra i 10 e i 12 euro per le confezioni clamshell e tra i 9 e gli 11 euro per quelle da 4,5 kg. "Non si tratta di un'uva completamente priva di problemi, ma la qualità è leggermente migliore rispetto all'anno scorso", afferma Corné.
"Nel frattempo il Sudafrica è nella fase finale della stagione. L'offerta è costituita principalmente da uve rosse senza semi e Autumn Crisp. Il Sudafrica ha avuto una stagione molto favorevole. C'è stato un periodo in cui c'era troppa uva sfusa di tutti i colori sul mercato, ma il prezzo dei cestini non è sceso per tutta la stagione - dice Van de Klundert - Nel frattempo stanno arrivando anche le prime uve cilene. Ci sarà una maggiore offerta di queste uve in Europa, perché il mercato nordamericano è sovraccarico. Quindi, sicuramente durante il mese di aprile inizieranno ad arrivare più uve da lì".
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