Si è registrato un forte aumento delle esportazioni di pomodori dal Marocco in questa stagione. Ad affermarlo è Fatiha Charrat, vicedirettrice generale del Delassus Group. "Le esportazioni di pomodori marocchini hanno raggiunto le 690mila tonnellate in questa stagione, con un aumento del 19% rispetto all'anno precedente, con il 58% di pomodori non rotondi. Il Regno Unito ha importato 122.720 tonnellate nel 2024, di cui il 68% pomodori snack, che rappresentano oltre il 30% delle importazioni di pomodori del Regno Unito. Il Marocco esporta in 46 Paesi, con il Regno Unito che, da solo, rappresenta il 18% del totale".
Gli intermediari stanno lentamente scomparendo dalla scena e i pomodori marocchini vengono ora esportati direttamente sul mercato tedesco. Charrat spiega: "Storicamente, i pomodori marocchini venivano esportati tramite gli importatori francesi, prima di raggiungere la Germania. Tuttavia, questo passaggio intermedio è sempre più superato. Le spedizioni dirette dal Marocco alla Germania sono aumentate in modo significativo, con volumi in aumento da 69.800 tonnellate nel 2023 a 98.400 tonnellate nel 2024, con i pomodori baby plum che rappresentano il 68%".
© Delassus
L'immagine dei pomodori dal Marocco sta migliorando, e la domanda è in aumento. Charrat sottolinea: "I pomodori marocchini sono ora apprezzati per la loro qualità e livello di servizio, non solo per il prezzo. Durante tutto l'anno, spedizioni confezionate alla fonte vengono inviate direttamente verso mercati ad alta richiesta come Regno Unito, Germania ed Europa del Nord, a testimonianza dell'aumento della professionalità del settore".
Naturalmente, gestire il virus ToBRFV è una sfida che ha un impatto significativo sul settore. Charrat afferma: "Il ToBRFV, o Tomato Brown Rugose Fruit Virus, ha causato il 15-20% delle perdite nella stagione 2023/24. In risposta, i coltivatori si concentrano su varietà resistenti e sul miglioramento della resa e della qualità. Varietà consolidate come la Angelle stanno gradualmente cedendo il passo a varietà sorelle più nuove e resistenti".
"Un nuovo accordo fra le parti sociali aumenterà il salario minimo agricolo (SMAG) del 10% entro il 2026, con il primo aumento del 5% previsto per aprile 2025. Alcuni grandi coltivatori come Duroc offrono anche bonus, trasporto gratuito, pasti, assistenza medica e supporto educativo per i figli dei lavoratori".
Il meteo è stato fonte di preoccupazione negli ultimi anni, ma il governo ha investito in una soluzione. "Sette anni consecutivi di siccità hanno portato l'agricoltura marocchina sull'orlo del baratro, in particolare nella regione di Souss. Fortunatamente, l'investimento del governo nella desalinizzazione si è rivelato cruciale. Oggi, l'impianto di Souss fornisce circa il 40% del fabbisogno idrico di Agadir. Tuttavia, l'acqua desalinizzata è tre volte più costosa dell'acqua di pozzo, il che comporta un ulteriore onere finanziario per i coltivatori", conclude Charrat.
Per maggiori informazioni:
Fatiha Charrat
Delassus Group
Fatiha@delassus.com
www.delassus.com