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La stagione degli agrumi turchi è stata complicata a causa delle gelate fuori stagione

La stagione degli agrumi 2024/25 ha rappresentato una sfida importante per gli esportatori turchi, a causa soprattutto delle condizioni meteo estreme che hanno alterato il ritmo naturale della produzione. Ad affermarlo è Coskun Eren, direttore marketing per l'azienda d'esportazione turca di prodotti ortofrutticoli Eren.

"Un'estate prolungata seguita da un inverno insolitamente mite ha influenzato negativamente i frutteti lungo la costa mediterranea della Turchia, area da cui proviene la maggior parte della produzione agrumicola nazionale. Sebbene il volume complessivo sia rimasto in linea con le stime pre-stagionali, la qualità dei frutti ne ha risentito, con una quota maggiore di prodotto standard e di seconda categoria. L'aumento dei costi di input e quelli operativi ha ulteriormente complicato la campagna, esercitando ulteriore pressione su produttori ed esportatori".

Secondo Eren, a fine febbraio, quando la regione è stata colpita da gelate fuori stagione, circa l'80% della raccolta era già stata completata. "Dal momento che alcune aree hanno subito gli effetti delle gelate, abbiamo subito riorientato l'approvvigionamento verso zone e frutteti non colpiti, situati a diverse altitudini. In questo modo siamo riusciti a garantire la continuità dell'offerta e a mantenere gli standard qualitativi, evitando che le nostre operazioni di esportazione subissero ripercussioni a causa di questi eventi climatici. Anche le drupacee stanno affrontando delle difficoltà nella nostra regione. Le pesche e le nettarine precoci e di metà stagione, che sono fiorite presto per via delle temperature più calde, sono state particolarmente vulnerabili alle ondate di freddo. Albicocche e susine reagiranno diversamente, a seconda dell'altitudine e del periodo di fioritura. Come azienda di esportazione con oltre 30 anni di esperienza, abbiamo affrontato stagioni simili in passato e possediamo le competenze per prendere le necessarie precauzioni".

"Avvalendoci di tecnologie pre- e post-raccolta per la valutazione e la selezione dei prodotti, sia nei frutteti che presso il nostro stabilimento, e grazie all'accesso a un'ampia rete di coltivatori nella regione, i nostri team di approvvigionamento, altamente qualificati, assicurano la fornitura di prodotti di alta qualità ai mercati internazionali. Inoltre, poiché questi prodotti vengono coltivati anche nelle regioni occidentali e nord-occidentali della Turchia, dove non si sono verificati problemi climatici, potremo continuare a garantire un'offerta costante e di alto livello. Si tratta di aree da cui ci approvvigioniamo da molti anni, grazie alla presenza consolidata dei nostri team specializzati, dei produttori contrattualizzati e delle strutture operative locali".

© Eren Tarim

Nonostante le difficili condizioni di coltivazione, si prevede che le esportazioni di agrumi dalla Turchia rimangano piuttosto stabili. Eren spiega: "Le previsioni indicano che, mentre la produzione totale di agrumi è in calo del 36% rispetto alla scorsa stagione, i volumi di esportazione, in particolare di arance e limoni, dovrebbero rimanere in linea con i livelli precedenti. Per mandarini e pompelmi, nonostante un calo produttivo più marcato, si prevede una riduzione delle esportazioni di circa il 20%, grazie a una pianificazione strategica e a una gestione flessibile della fornitura".

"Alla Eren, avevamo previsto in anticipo molte di queste difficoltà. Ampliando la nostra presenza sul mercato e focalizzandoci sulla qualità, siamo riusciti a continuare a soddisfare gli ordini con un'interruzione minima. La nostra capacità di rispondere rapidamente ci ha permesso di gestire la stagione in modo più fluido del previsto. Sebbene i danni da gelo richiedano una valutazione continua fino alla primavera, le osservazioni iniziali mostrano che gli alberi più giovani potrebbero aver bisogno di più tempo per riprendersi. È probabile invece che quelli più maturi recuperino più facilmente e, in alcuni casi, la rifioritura potrebbe compensare in parte le perdite iniziali, a seconda delle condizioni meteo e idriche".

Le dinamiche di mercato in evoluzione hanno anche rimodellato il flusso delle esportazioni di agrumi. Eren aggiunge: "In Russia, uno dei maggiori acquirenti di agrumi della Turchia, le spedizioni di inizio stagione sono rimaste stabili, ma con il progredire della stagione e il calo della disponibilità, la Russia ha diversificato le sue fonti, aumentando le importazioni da Paesi come la Cina. Un modello simile è stato osservato nell'Europa orientale. Ad esempio, l'Ucraina ha importato 33.000 tonnellate di mandarini turchi a dicembre 2024, un calo notevole rispetto alle 43.000 tonnellate dell'anno precedente. Questo calo ha causato un aumento dei prezzi all'ingrosso e al dettaglio in tutta la regione".

In Medio Oriente, anche mercati chiave come Iraq e Arabia Saudita hanno registrato fluttuazioni nell'offerta e nei prezzi. Eren osserva: "Queste oscillazioni hanno favorito l'ingresso di fornitori concorrenti come Egitto e Marocco, che stanno consolidando la loro presenza, soprattutto nei Paesi del Golfo, dove la vicinanza geografica e i costi competitivi rappresentano dei vantaggi strategici. Questi sviluppi mettono in luce la crescente competitività sul mercato globale degli agrumi, soprattutto in stagioni complesse come quella attuale".

Nel panorama agrumicolo internazionale, l'industria ha dovuto affrontare sfide significative. Eren sottolinea: "Una minore produzione di limoni nell'Ue, le condizioni meteo sfavorevoli in diverse regioni e i problemi logistici, in particolare su rotte come il Canale di Suez, hanno contribuito a sviluppare una campagna non semplice. Paesi come Egitto e Marocco hanno rafforzato la loro quota di mercato grazie ai vantaggi in termini di costi, in particolare in Europa e Russia, dove i prezzi influenzano pesantemente le decisioni di acquisto. Nel frattempo, le varietà tardive sono diventate più richieste, poiché i raccolti precoci hanno subito delle perdite, aumentando la pressione sugli esportatori per soddisfare la domanda senza compromettere gli elevati standard qualitativi".

© Eren Tarim

"Per restare competitivi in un contesto come questo, gli esportatori devono mantenere un'elevata flessibilità, puntare sulla qualità e continuare a esplorare nuove opportunità di mercato. La solida reputazione della Turchia nel settore degli agrumi e delle drupacee rappresenta un vantaggio competitivo, ma il successo richiede un costante adattamento alle dinamiche globali. Alla Eren, restiamo focalizzati sull'offerta di prodotti ortofrutticoli di alta qualità, sostenuti da una pianificazione accurata e da un servizio affidabile", conclude Eren.

Per maggiori informazioni:
Coskun Eren
Eren
+90 533 695 5802
coskun@erentarim.com
www.freshanatolia.com