Le importazioni di agrumi nell'Unione europea continuano a mostrare tendenze contrastanti tra le varie categorie di prodotti, come illustrano gli ultimi dati cumulativi sulle importazioni di arance, mandarini, limoni e pompelmi. Le importazioni di arance nell'Ue per la stagione 2024/25 (linea rossa) hanno raggiunto 224mila tonnellate a gennaio, 272mila tonnellate a febbraio e 342mila tonnellate a marzo. Ciò rappresenta un moderato aumento rispetto alla media quinquennale per lo stesso periodo, ma è ancora inferiore al ritmo record stabilito nella stagione 2023/24 (linea verde), che aveva già raggiunto 386mila tonnellate a marzo. Il Sudafrica rimane il fornitore dominante all'inizio della stagione.
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Al contrario, le importazioni di mandarini (compresi clementine e mandaranci) stanno registrando un andamento leggermente superiore alla media quinquennale. A gennaio i volumi hanno raggiunto 179mila tonnellate nella stagione 2024/25, salendo a 231mila tonnellate a febbraio e a 276mila tonnellate a marzo. Questo dato è appena superiore sia al livello della campagna 2023/24 sia alla tendenza quinquennale. Il Marocco e la Spagna continuano a svolgere un ruolo di primo piano in questo segmento, contribuendo in modo significativo all'offerta di inizio stagione.
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Le importazioni di limoni nell'Ue per la stagione 2024/25 sono strettamente allineate alle tendenze recenti. A gennaio le importazioni cumulative si sono attestate a 95mila tonnellate, aumentando a 105mila tonnellate a febbraio e a 111mila tonnellate a marzo. Pur seguendo in generale la media quinquennale, i volumi di limoni rimangono leggermente inferiori alle cifre osservate durante la stagione 2023/24, che hanno raggiunto le 120mila tonnellate ad aprile. La Turchia e l'Argentina sono i principali contributori alle attuali importazioni di limoni, soprattutto durante i mesi invernali.
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Nella stagione 2024/25 le importazioni di pompelmi sono rimaste indietro rispetto alla media quinquennale. L'Ue ha importato 92mila tonnellate a gennaio, 101mila tonnellate a febbraio e 107mila tonnellate a marzo, ben al di sotto della media quinquennale e della tendenza 2023/24. Da gennaio le importazioni si sono appiattite e sono cresciute poco a marzo, il che fa pensare a una domanda inferiore o a un'offerta più rigida. Cina e Turchia rimangono le principali fonti di pompelmo in questo periodo, mentre i volumi provenienti da Stati Uniti e Israele sono diminuiti notevolmente rispetto agli anni precedenti.
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