L'ozonoterapia applicata in ambito agricolo rappresenta oggi una delle innovazioni più interessanti tra quelle proposte all'interno del progetto Innovazione Agricola 4.0, volto a promuovere soluzioni sostenibili, digitali e a basso impatto ambientale per il settore primario. In questo contesto, l'ozono si sta rivelando una tecnologia efficace, ecologica e versatile nella prevenzione e nel contenimento delle patologie vegetali.
L'ozono: sanificante ecologico a impatto zero
L'ozono è un gas composto da tre atomi di ossigeno (O₃), noto per le sue proprietà sanificanti e deodorizzanti. Viene prodotto artificialmente attraverso un processo detto "effetto corona", che utilizza ossigeno puro o aria trattata con un campo elettrico ad alta intensità. Il suo impatto ambientale è nullo, poiché si ottiene dall'aria e si trasforma nuovamente in ossigeno (O₂) una volta esaurita la sua funzione.
In ambito agricolo, MET Srl ha sviluppato la tecnologia OXIR, che utilizza ozono disciolto in acqua per proteggere le colture da malattie, sia in serra che in pieno campo. La stessa tecnologia trova applicazione anche in altri settori industriali per la disinfezione di ambienti, acque per irrigazione, piscine e locali per la lavorazione di alimenti. Nel comparto alimentare, è usata per sanificare frutta e verdura durante le fasi di lavorazione e per prolungarne la conservazione in celle frigorifere o in camere di stagionatura per salumi, carne e formaggi.
L'ozono, tuttavia, è un gas instabile e, a elevate concentrazioni, risulta tossico per inalazione. È dunque fondamentale operare in sicurezza, adottando adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI), disponibili sul mercato. La sua presenza è rilevabile olfattivamente, il che consente agli operatori di intervenire tempestivamente in caso di concentrazioni elevate.
Sicurezza e regolamentazione
Nel contesto dell'Unione Europea, dove è crescente la necessità di ridurre l'utilizzo di agrofarmaci per tutelare la biodiversità, l'ozonoterapia si propone come una valida alternativa. L'impiego di acqua ozonizzata direttamente in campo ha dimostrato efficacia nella riduzione della carica microbica. Tuttavia, garantire la stabilità della concentrazione di ozono all'uscita degli ugelli rappresenta ancora una sfida tecnica che ne limita la diffusione su larga scala. Nonostante ciò, l'ozono, non rilasciando residui, non rappresenta una minaccia per l'ecosistema agricolo.
Innovazione Agricola 4.0: l'ozono nel cuore della trasformazione
L'obiettivo del progetto è quello di introdurre innovazioni tecnologiche, con generatori di ozono di alta qualità e un sistema aspergente capace di rendere efficace l'azione del gas contro i patogeni. La concentrazione dell'ozono nell'acqua al punto di contatto con l'agente patogeno dovrebbe mantenersi tra i 2 e i 4 ppm, in base al target da colpire.
Le applicazioni pratiche dell'ozonoterapia riguardano diverse fasi del processo produttivo. Si utilizza in ambienti di lavorazione e nelle sale d'innesto delle colture orticole, nei vivai durante la crescita delle piantine, nella sanificazione dei materiali di risulta per ridurre la produzione di rifiuti e negli ambienti di lavoro per diminuire l'uso di disinfettanti chimici. Inoltre, è impiegata nelle serre per contrastare la diffusione di patogeni nelle varie fasi di allevamento delle colture, come la scacchiatura, il diradamento dei germogli produttivi e l'allevamento verticale.
Le forti problematiche fitosanitarie riscontrate nelle ultime annate, causate in larga parte dal cambiamento climatico e destinate con ogni probabilità ad aumentare, rendono questi trattamenti fondamentali per garantire la continuità e la qualità delle produzioni. È quindi necessario ricorrere a metodi di contenimento dei patogeni alternativi ai pesticidi di sintesi e ad alcuni pesticidi naturali, come il rame, che rappresentano comunque un rischio per l'ambiente e la biodiversità.
L'ozono è da tempo riconosciuto dalla FDA (Food and Drug Administration) e dalla EPA (Environmental Protection Agency) degli Stati Uniti come GRAS (Generally Recognized As Safe), anche per l'impiego nel settore alimentare. Il Regolamento UE 2023/1078, pubblicato nel giugno 2023, ne ha autorizzato l'uso come disinfettante anche nella categoria alimentare e zootecnica (Product Type 4).
Grazie alle sue caratteristiche, l'ozono è in grado di limitare lo sviluppo di diversi microrganismi, compresi quelli di interesse agronomico, responsabili di patologie specifiche. L'impiego in forma gassosa è già diffuso in alcuni impianti di conservazione della frutta e nella vinificazione, anche per la produzione di vini senza solfiti aggiunti, dove ha dimostrato effetti positivi sia sul piano qualitativo che organolettico. Studi recenti su giovani piante di vite trattate con ozono gassoso in ambienti confinati hanno evidenziato effetti preventivi e curativi contro la botrite, attivando anche meccanismi di resistenza naturale.
Si prevede che l'ozono possa garantire un controllo delle patologie simile a quello ottenibile con i mezzi tecnici di sintesi. È auspicabile una sinergia tra ozono e altri strumenti tecnici, poiché in presenza di bassa pressione patogena è già in grado di contenere efficacemente la carica microbica. In situazioni di elevata pressione del patogeno, invece, è necessario adottare tutte le precauzioni possibili, privilegiando la prevenzione rispetto all'intervento curativo, secondo il principio cardine dell'agricoltura integrata.
Appuntamento a Vittoria per approfondire il tema
Queste tematiche, già affrontate in occasione delle giornate laboratoriali e degli incontri "Innovation on the farm" organizzati presso aziende del sud-est siciliano, saranno ulteriormente approfondite durante il convegno dal titolo "Prevenzione innovativa delle colture: ozonoterapia vegetale", che si terrà giovedì 10 aprile presso la sede di Alètheia, in via del Carrubbo snc a Vittoria (provincia di Ragusa).
Durante l'evento interverranno il dott. Ponti e il dott. Bucchi, esperti del settore e tra i principali protagonisti della sperimentazione dell'ozonoterapia in ambito agronomico. Sarà presente anche il dott. Polizzi, agronomo e responsabile del progetto Innovazione Agricola 4.0, insieme a numerosi tecnici agronomi, imprenditori agricoli e operatori del settore, interessati ad approfondire le opportunità offerte da questa innovativa tecnologia applicata alla prevenzione delle patologie vegetali.
Foto fornite da MET Srl
Per maggiori informazioni sul progetto Innovazione Agricola 4.0:
www.innovazioneagricola40.eu