"Sul fronte dei consumi, il 2024 ha rappresentato un anno di assestamento per la IV Gamma italiana, con un leggero incremento dei volumi commercializzati e una nuova dinamicità in alcune categorie specifiche. Sulla filiera, però, continuano a pesare costi produttivi elevati e una marginalità limitata". A delineare lo scenario è Cinzia Busana, amministratore delegato de L'Insalata dell'Orto, azienda tra i principali player del comparto, con un forte presidio sia sul mercato italiano sia all'estero.
© L'Insalata dell'OrtoRaffaella Busana, Sara Menin e Cinzia Busana
"Il comparto delle insalate pronte al consumo – continua Busana – vive da anni difficoltà strutturali. Nel 2024 qualche segnale positivo c'è stato, l'industria continua a spingere su qualità e innovazione, ma il player principale del comparto è la marca del distributore. Le politiche commerciali delle private label sono quindi determinanti per le performance di questi prodotti. A trainare la crescita sono state le baby leaf, l'iceberg e le verdure da cuocere, referenze ad alto contenuto di servizio che incontrano sempre più i gusti e le esigenze degli italiani. Continuano invece a soffrire le miste tradizionali, penalizzate da un'offerta meno innovativa e da una minore differenziazione".
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L'inizio del 2025, tuttavia, mostra ancora segnali di debolezza. "I primi tre mesi dell'anno si sono rivelati sotto tono rispetto alle aspettative – prosegue Busana – I consumi restano contenuti sia in Italia sia nei mercati esteri. Soprattutto all'estero, la I Gamma evoluta fatica a trovare spazio, complice un aumento generalizzato dei costi produttivi, in primis quelli energetici, e una competitività crescente, che ha ristretto i margini".
Sul fronte aziendale, L'Insalata dell'Orto continua però a registrare segnali incoraggianti. "In Italia – sottolinea l'AD – siamo in forte espansione, soprattutto grazie al successo degli sfalciati e delle erbe aromatiche, oltre che delle verdure pronte, categorie che stanno dimostrando ottime potenzialità. L'export resta comunque il nostro pilastro: oggi rappresenta oltre il 65% del fatturato. La Germania si conferma il nostro primo mercato, seguita da una Slovenia in crescita costante. La Spagna è invece la piazza emergente più interessante, con prospettive importanti".
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L'azienda sarà presente alla prossima edizione di Macfrut, in programma alla Fiera di Rimini dal 6 all'8 maggio (Padiglione D2 – Stand 004). Un appuntamento strategico per rafforzare i contatti con la Gdo, ma anche per raccontare l'evoluzione della propria visione. Il 2025 è un anno importante per l'azienda veneta, visto che celebra i 25 anni di attività.
"In occasione di Macfrut – annuncia Sara Menin, Direttore marketing e comunicazione – tornerà Radio MisSalad, il nostro format originale in diretta che questa volta darà voce al mondo distributivo, dopo il grande successo riscontrato a Fruit Logistica. Sarà un momento di ascolto e confronto, che ben rappresenta il nostro approccio partecipativo e aperto al dialogo, nell'ottica di dare spunti a tutto il settore".
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L'Insalata dell'Orto, che oggi gestisce 370 ettari di produzione e fa del controllo di filiera un suo cavallo di battaglia, sta lavorando anche alla nuova edizione del Bilancio di Sostenibilità, documento che testimonia il percorso intrapreso dall'azienda in materia di impatto ambientale, responsabilità sociale e innovazione di processo. "Siamo stati tra le prime realtà del settore ortofrutticolo a presentare un Bilancio di Sostenibilità e la sostenibilità fa parte del nostro Dna - conclude Sara Menin - Nel nostro stand di Macfrut i visitatori troveranno una novità importante proprio su questo fronte, una novità che ci rende particolarmente orgogliosi del nostro percorso".
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