Nei giorni scorsi, i frutticoltori delle Fiandre e dei Paesi Bassi hanno trattenuto il fiato per un attimo. A causa del freddo intenso, è stato necessario impostare le sveglie molto presto per assicurarsi che tutto procedesse senza intoppi. Le temperature non sono state estreme, ma comunque abbastanza basse da richiedere un monitoraggio accurato. "In Belgio e nei Paesi Bassi non è stato nulla di eccezionale. I coltivatori hanno dovuto rimanere vigili, ma i bruciatori si sono rivelati efficaci, e abbiamo utilizzato i ventilatori, che ci hanno permesso di guadagnare qualche grado in più", ha spiegato Tony Derwael della Bel'Export
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Come da tradizione, i bruciatori fanno la loro comparsa ai primi segnali di gelate primaverili. "Ogni anno ci sono alcune notti in cui le temperature scendono sotto lo zero", ha dichiarato Gunter Roes della Appelen Roes in un'intervista a VRT. "Questa volta si è trattato solo di una leggera gelata, ma bisogna rimanere vigili. Se le temperature scendono a -3 o -4 °C, è il momento di agire. La situazione può cambiare rapidamente. Ecco perché monitoriamo attentamente tutte le previsioni meteo disponibili. A volte, le temperature scendono improvvisamente sotto lo zero. Abbiamo anche degli allarmi di temperatura nel frutteto, quindi dobbiamo restare all'erta e reagire tempestivamente".
Nella sua azienda a Oud-Turnhout (Belgio), i ciliegi sono attualmente in fiore. "Abbiamo coperto gli alberi più vecchi con una pellicola protettiva che ci offre qualche grado di protezione in più. Inoltre, protegge anche dalla pioggia e dagli uccelli. Gli alberi più giovani non sono ancora stati coperti. Abbiamo posizionato dei bruciatori tra questi". E con successo, visto che sembra che non ci siano stati danni significativi.
Per mele e pere, oltre ai ventilatori come quelli utilizzati dalla famiglia Derwael, molti frutticoltori ricorrono anche all'irrigazione. È il caso di Bijl's Fruit, dove Wim Bijl ha spiegato: "Quando la temperatura è scesa a -1,6 °C, abbiamo attivato l'irrigazione". Presso il Fruit Research Centre (FRC) di Randwijk, durante le notti di gelo, i fiori di melo sono stati protetti utilizzando una nuova tecnica di nebulizzazione a risparmio idrico, come riportato dal quotidiano AD. Invece della tradizionale irrigazione a pioggia, è stata utilizzata una nebulizzazione fine, che ha ridotto il consumo d'acqua del 30%. Questa tecnica crea uno strato di ghiaccio attorno al fiore, proteggendolo dal congelamento. Sebbene il sistema sia più costoso rispetto alla tradizionale irrigazione e non sia ancora adatto per un uso commerciale su larga scala, offre grandi potenzialità per il futuro, in particolare per il risparmio idrico. I fiori del frutteto sperimentale hanno resistito al gelo senza riportare danni.
Il gelo sembra già superato
Il gelo sembra ormai essere alle spalle, e questo sembra essere particolarmente vero per il Belgio e i Paesi Bassi. Tony osserva: "Abbiamo dovuto mantenere alta l'attenzione per alcune notti, ma il gelo è ormai finito e ci avviamo verso temperature tra i 20 e i 25 °C. Questo significa che anche le pomacee potranno svilupparsi rapidamente. Pertanto, è possibile che non avremo una stagione tardiva, come inizialmente previsto. Potremmo avere invece un'annata normale. Si dice spesso che le pere debbano rimanere sull'albero per 130 giorni dalla fioritura, il che ci porterebbe alla raccolta a inizio settembre. Sarebbe una tempistica normale, rispetto a quella di metà agosto dell'anno scorso, che è stata molto precoce".
Anche per quanto riguarda la stagione in corso, il commerciante è soddisfatto. "La campagna attuale sembra concludersi molto bene per le pere. I prezzi sono aumentati notevolmente negli ultimi mesi e non ci aspettiamo problemi significativi con le rimanenti scorte. Lo stesso vale per le mele, i cui prezzi sono migliorati man mano che ci avviciniamo alla fine della stagione. La domanda rimane forte, quindi mi aspetto una conclusione positiva per gli ultimi mesi". Il commerciante è anche ottimista per la prossima annata. "Gli alberi sono in buone condizioni. Le gemme sono forti, quindi se non avremo danni da gelo, prevedo un raccolto eccezionale, tanto che potremmo avere difficoltà a confezionare tutto. Tuttavia, c'è ancora un mese in cui il gelo potrebbe colpire, quindi bisogna sempre essere cauti".
Gravi danni da gelo nell'Europa orientale
Mentre in Belgio e nei Paesi Bassi le preoccupazioni sono minime, Tony vede maggiori difficoltà nell'Europa orientale. "Ci sono segnalazioni di danni significativi da gelo alle drupacee precoci, come susine, ciliegie e albicocche. In Paesi come la Moldavia e nelle regioni circostanti, si registrano danni dal 50 all'80%. Questo potrebbe causare qualche problema. Non vogliamo allarmare, ma è evidente che c'è una certa preoccupazione per i danni da gelo. Questo riguarda soprattutto i raccolti più precoci, poiché mele e pere sono ancora in una fase iniziale di sviluppo in quelle regioni, quindi al momento è presto per fare previsioni".
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