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Panoramica sulla situazione mondiale della produzione fragolicola

Meno rese e più ettari di fragole in Europa

L'Italia si colloca al 14mo posto nella classifica dei principali paesi produttori a livello mondiale di fragole, con un'incidenza che si attesta all'1%.

© Nicola Tufaro

Il maggior produttore al mondo, in termini di volumi, risulta essere la Cina, con il 40% dei volumi immessi sul mercato. Seguita da Stati Uniti (12%), Egitto (7%) Turchia e Messico (6%). La percentuale di incidenza maggiore nel continente europeo si riferisce alla Spagna, con il 2%.

Questi e altri dati sono stati illustrati dal breeder Nicola Tafuro, nel corso di un recente workshop svoltosi in Basilicata, durante il quale ha fornito una panoramica sulla situazione a livello mondiale, con un focus particolare sul Mediterraneo.

Prendendo in esame gli ultimi 5 anni e dunque comparando la campagna del 2019 con quella del 2023/24, si evidenzia un aumento delle superfici globali del +8% e un incremento complessivo in termini di volumi intorno al +15% di maggiori rese.

Gli ettari totali investiti a fragola nel mondo ammontano a 435mila, per una produzione totale di circa 10.500 tonnellate. In generale, si può vedere che c'è un incremento della resa per ettaro di circa il 4%, dove la produzione media mondiale si attesta intorno alle 24 t/ettaro.

Mentre a livello globale si registra una tendenza ad aumentare la rese per ettaro e le superfici coltivate, nel Mediterraneo l'andamento pare essere differente.

© Nova Siri Genetics

"Se analizzassimo la situazione del Mediterraneo – dice Tufaro – noteremmo che la tendenza generale è invece una riduzione della produzione per ettaro, a eccezione della Turchia dove si registra un lieve incremento (pari al 2%). Per l'Italia, invece, il calo delle rese risulta essere dell'11%. La condizione climatica sfavorevole alle produzioni porta chiaramente a una riduzione della produzione per ettaro. Un altro fattore che ha potuto condizionare questi valori è sicuramente la riduzione dell'utilizzo di agrofarmaci, che diventano più suscettibili agli attacchi di fitopatogeni".

Se invece si prendono in esame le superfici investite, c'è una tendenza generale, escluse alcune situazioni come Spagna e Marocco, ad aumentare gli ettari di fragole, fino al 47% nel caso dell'Egitto e addirittura del 57% nel caso della Grecia.

Complessivamente, le quantità di fragole prodotte nel bacino del Mediterraneo sono maggiori, non per via di un incremento delle rese per ettaro, quanto piuttosto grazie all'estensione delle superfici coltivate.