La Turchia ha recentemente affrontato una delle gelate agricole più gravi della sua storia, con temperature scese fino a -15 °C tra il 10 e il 12 aprile, segnando il freddo più intenso degli ultimi 30 anni. L'ondata di gelo, verificatasi all'inizio della stagione vegetativa, ha colpito duramente numerose coltivazioni in diverse regioni del Paese.
A Manisa, importante area vitivinicola, l'80% dei vigneti risulta danneggiato, mentre a Malatya - che produce l'85% delle albicocche turche - si temono perdite quasi totali, con un impatto economico che potrebbe superare i 500 milioni di dollari. Anche altre colture come noci, mandorle, ciliegie, rose e pesche sono state colpite in città come Elazığ, Isparta, Bursa e Nevşehir, nonostante i tentativi dei coltivatori di salvare i frutteti, accendendo fuochi. Il ministero dell'agricoltura ha paragonato l'evento all'ultima grande gelata del 2014, e il servizio meteorologico nazionale avverte che il rischio di nuove gelate potrebbe persistere, aumentando la preoccupazione tra gli agricoltori.
Gelate primaverili compromettono gravemente i raccolti di frutta in Ucraina
Le gelate fuori stagione che hanno colpito l'Ucraina all'inizio di aprile stanno causando gravi perdite ai raccolti di frutta, in particolare agli albicocchi, con danni segnalati in numerose regioni, tra cui Vinnytsia, Rivne e Kherson. Nella zona di Vinnytsia si stima che oltre il 90% del raccolto di albicocche sia andato perso, mentre si prevedono cali del 20-30% anche per ciliegie, mele e pere. Alcune aziende agricole, come Agro-Etalon nel villaggio di Vasylivka, hanno tentato di proteggere i frutteti utilizzando balle di paglia fumanti e trattamenti anti-stress, ma i risultati sono stati limitati. Per il terzo anno consecutivo, il gelo primaverile colpisce duramente i produttori, che chiedono ora varietà più resistenti al freddo e maggiore supporto scientifico. In alcune aree, come Rivne, la neve ha portato anche un contributo positivo di umidità per i raccolti futuri, ma i danni restano ingenti. A Kherson, le temperature notturne sono scese fino a -5,6 °C, compromettendo interi frutteti nonostante i tentativi di difesa. I produttori attendono ora valutazioni più precise, ma già si prospettano riduzioni significative della produzione.
Il gelo distrugge i raccolti di frutta in Bulgaria: nessuna fornitura locale prevista
Un'ondata di freddo e nevicate fuori stagione hanno colpito duramente i frutteti in Bulgaria, compromettendo il raccolto in numerose regioni, soprattutto nel nord-est del Paese. Le province di Ruse e Silistra risultano tra le più colpite, con perdite quasi totali degli albicocchi, secondo quanto riportato da Nova TV. I danni si estendono anche ad altre varietà precoci e tardive, come ciliegie e pesche, con distruzioni totali segnalate a Sliven, area chiave per la produzione di pesche. Il vicepresidente della camera di settore, Sinan Veysal, ha sottolineato che oltre il 90% delle coltivazioni di ciliegie e pesche risultano compromesse in diverse zone. La carenza di prodotto interno potrebbe portare a un'impennata delle importazioni, con prezzi fino a tre volte superiori al normale. A peggiorare la situazione è la quasi totale assenza di aiuti statali, poiché il fondo di compensazione prevede sostegni solo per chi ha assicurato le colture, una possibilità che, in Bulgaria, è disponibile solo dopo il 20 aprile, troppo tardi per gli eventi di quest'anno.
Fonti: Daily News / ukrinform.ua / vgoru.org / suspilne.media / akmu