Le piante viventi possono fornire energia elettrica
"La maggiore efficienza deriva dal fatto che nella pianta viva ci troviamo più vicini alla fonte stessa del processo di fotosintesi. In esso, i materiali di scarto che la pianta produce e che vengono immessi nel terreno per mezzo delle radici, sono a loro volta scomposti dai batteri. Questi ultimi, nella loro opera di spazzini, "spezzano" le catene molecolari e liberano elettroni. Questo flusso di elettroni è ciò che noi abbiamo raccolto dal terreno".
"In linea di principio - prosegue il il Dott. Jan Snel - potremmo ottenere energia elettrica giorno e notte". Si tratta chiaramente di piccole quantità di energia, ma la ricerca ha indicato una via da seguire, lungo la quale potrebbero essere fatti molti passi avanti.
I primi esperimenti hanno ottenuto produzione elettrica per un mese da sei piantine. Nel terreno, in funzione di anodo, è stata inserita una sfera di grafite, in grado di assorbire il debole flusso di elettroni prodotto dall'attività batterica di scomposizione molecolare e trasferirlo all'altro polo, il catodo.
Il flusso elettrico prodotto è stato misurato in 250 millivolt. Riportando questa misura su una scala in ettari, i ricercatori hanno concluso che si potrebbero produrre 14.000 watt per ogni ettaro: una potenza sufficiente a fornire di elettricità 28 famiglie per un intero anno.
Fonte: Nieuwsbrief Plant Sciences Group