Spinaci, legumi e fegato: i folati contro i danni da fumo
Belinsky e collaboratori hanno lavorato con più di 1.100 fumatori ed ex fumatori, raccogliendone lo sputo per esaminare le cellule staccatesi dalle vie aeree. Successivamente, tali cellule sono state esaminate per valutare la presenza di metilazioni su 8 geni chiave, legati ad un aumento di rischio di cancro ai polmoni.
Come spiegano gli studiosi, la metilazione dei geni è un metodo utilizzato dalla cellula per controllare l'espressione dei geni: attaccando al DNA piccoli gruppi metile (quattro atomi appena: tre di idrogeno e uno di carbonio), la cellula "sceglie" se i geni possono o meno far produrre certe proteine. Numerosi geni, protagonisti di decisioni critiche per la cellula (es. la divisione cellulare) sono metilati in caso di tumore ai polmoni: allora, il livello di metilazione può essere usato come marcatore del tumore e spia della sua progressione.
Allora, gli scienziati hanno misurato il livello di metilazione e indagato su una possibile relazione tra il parametro e le abitudini alimentari dei volontari. Tramite questionari basati su 21 elementi, si è notato come il consumo di folati (presenti in spinaci, insalata, legumi, fegato) e di vegetali a foglie verdi si accompagnava a ridotta metilazione e (probabilmente) minor rischio di tumore ai polmoni.
Le ipotesi della squadra di Albuquerque si inseriscono nel solco di precedenti studi, che affermavano come bassi livelli di acido folico erano associati a maggior rischio del tumore in questione, mentre altri lavori legavano i folati ad una minore metilazione del DNA nel tumore del colon.
Indizi positivi, che indicano come la metilazione sia elemento importante nella meccanica del tumore e che questa sia ostacolata dall'alimentazione sana; tuttavia, servono conferme.
Conclude così Belinsky: "Dobbiamo risolvere le contraddizioni che sono emerse nei diversi studi che si sono occupati del ruolo di vitamine e nutrienti vari nella protezione dal cancro: servono ricerche ulteriori che indichino chiaramente gli effetti dei fattori alimentari sulle cellule, per suggerire finalmente strategie preventive che possano avere successo".