Il premio Nobel Luc Montagnier in visita alla Fondazione Mach
Il medico, biologo e virologo francese ha dimostrato di apprezzare l’attività della Fondazione trentina ed in particolar modo la capacità di !integrare tutte le esperienze di ricerca, dalla scienza dell’alimentazione e della nutrizione alla genomica e metabolomica, passando per lo studio dell’ambiente!. La Fondazione Edmund Mach, infatti, non è impegnata sul settore medicale, ma attraverso la sua attività di ricerca è interessata a capire come una corretta alimentazione, basata soprattutto sull’utilizzo di frutta e verdura, possa aiutare a mantenere uno stato di salute e benessere generale.
Il professor Luc Montagnier
Il professor Montagnier è stato accolto dal direttore generale, Alessandro Dini, e dal direttore del Centro Ricerca e Innovazione, Roberto Viola, il quale ha illustrato le attività del Centro ed in particolare i programmi in atto che studiano gli aspetti organolettici e nutrizionali delle matrici alimentari (quali il progetto Fermalga) e le nuove iniziative che puntano a far luce a livello molecolare sul rapporto dieta-salute (progetto Trentino Gut). Montagnier ha apprezzato la descrizione delle attività del Centro e della sua scuola di ricerca che forma dottorati di livello internazionale in questo settore, affermando che "il futuro della scienza è quello di capire come gli alimenti possano migliorare la funzione del sistema immunitario, sostituendo prodotti farmaceutici e chimici".
Da sinistra: Alessandro Dini, Roberto Viola e Luc Montagnier
Ne ha discusso con i ricercatori Duccio Cavalieri, coordinatore del Centro di biologica computazionale, e con Kieran Tuohy, leader del Gruppo nutrizione e nutrigenomica, che a loro volta hanno ribadito come "l’interazione tra una dieta sana ed i batteri presenti nel nostro intestino possa liberare dei composti benefici presenti negli alimenti, contribuendo alla salute generale dell’organismo". Infine, il professore dell’istituto Pasteur di Parigi si è confrontato con Annapaola Rizzoli, responsabile del Gruppo di biologia animale, con la quale ha parlato dell’importanza degli studi sulle malattie virali emergenti trasmesse dagli insetti.
Nato nel 1932 a Chabris, Luc Montagnier è passato alla storia per aver scoperto nel 1983 il virus dell’Hiv. E’ diventato quindi presidente della fondazione mondiale per la ricerca e la prevenzione dell’Aids e nel 1986 è riuscito ad isolare un secondo ceppo del virus, particolarmente diffuso in Africa. Nel 2008 gli è stato assegnato il Premio Nobel per la medicina e negli ultimi anni è attivamente impegnato nello studio e nella ricerca sull’efficacia dei rimedi omeopatici.