Green Rabbit: nuovo sistema automatico per la raccolta e selezione dell’asparago verde
Il progetto, iniziato nel 2000 con le prime prove di fattibilità e avviato nel 2003, ha visto il coinvolgimento di diverse aziende e Università italiane specializzate in elettronica, movimentazione, avanzamento che - coordinate dalla ditta Bagioni Alfiero snc di Forlì, che ha curato la parte meccanica – hanno realizzato un sistema per la raccolta e selezione degli asparagi verdi completamente autonomo. Un'innovazione che a livello internazionale non ha uguali e che avvia l'automazione industriale in agricoltura.
Come nei migliori trattati di agricoltura di precisione e di agricoltura automatizzata, si tratta di una macchina che entra ed esce dalle file in modo totalmente autonomo, in grado di selezionare l'altezza dell'asparago da raccogliere, riconoscerne il punto di uscita dal terreno, tagliare e raccogliere il turione selezionato, selezionare e incassettare in tre differenti diametri. Inoltre, il macchinario carica e scarica autonomamente le casse a fine fila, escludendo completamente la presenza di un operatore in campo. La macchina raccoglie e seleziona un asparago ogni 7/12 secondi per 24 ore.
"Dal 1988 costruiamo agevolatrici elettriche per la raccolta dell'asparago – dice Aurenzo Bagioni titolare dell'omonima azienda – e conosco abbastanza bene le problematiche e i costi di raccolta di questo ortaggio".
"Nel caso dell'asparago verde, il costo di raccolta incide per circa 0,60-0,70 €/kg e la selezione per altri 0,40 €/kg, mentre il prezzo di vendita al grossista italiano è di 1,50 euro. Per rendere più vantaggiosa questa coltura si può e si deve intervenire principalmente su queste due operazioni", spiega Aurenzo.
"Sono partito dall'idea di escludere completamente il lavoro umano dal campo e aumentare le ore di lavoro per consentire un più facile ammortamento della macchina. Così facendo, però, la raccolta automatica rimane ancora in perdita o, nelle migliori prospettive, equivalente alla raccolta manuale. Nel 2003, pertanto, ho introdotto anche la selezione - che incide del 30-40% circa dei costi - nella fase di lavoro in campagna".
"In questo modo, calcolando il lavoro di due operai per circa 60 giorni, si realizza il pieno ammortamento della macchina in tre anni circa".
"Quello che presentiamo all'Eima di Bologna – conclude Aurenzo Bagioni - è il terzo prototipo, migliorato nel corso degli anni. Abbiamo, infatti, alleggerito il telaio, inserito un sistema automatico di carico/scarico delle casse e il cambio automatico di velocità in funzione della quantità di prodotto da raccogliere".
La Green Rabbit – chiamata così in onore dei conigli inglesi che si divertono a rosicchiare gli asparagi - prima di essere messa in commercio sarà anche dotata di scanner per il rilevamento di persone e di GPS per l'identificazione dell'area di lavoro e la trasmissione dati e assistenza via satellite.
Tra le eventuali ulteriori evoluzioni, la possibilità di raddoppiare le velocità di taglio, cioè di diminuire il tempo di raccolta a 5-8 secondi - aggiungendo due raccoglitori laterali ai fianchi per intervenire su tre file – di aumentare l'autonomia con un piccolo gruppo elettrogeno e di effettuare il lavaggio e il mazzettamento direttamente in campo.
Per la diffusione della macchina diventerà, quindi, importante la figura dell'installatore/manutentore, che deve avere nozioni elettrotecniche di base e che, probabilmente, ne orienterà l'impiego verso le grandi aziende o i gruppi di aziende localizzate in aree limitrofe.
Il costo previsto della Green Rabbit all'installatore sarà di circa 33.000 euro, più un noleggio dell’impianto elettrico.
Aurenzo Bagioni sta già mettendo a punto anche un prototipo del macchinario denominato "White Rabbit", la versione per la raccolta automatizzata dell'asparago bianco.
Contatti
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Aurenzo Bagioni
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Web: www.asparagus.it