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Solo lo 0,6% presenta un mix fuorilegge

"Rapporto "Pesticidi nel Piatto 2012" di Legambiente: niente residui chimici nel 64% dell'ortofrutta"

Il risultato complessivo di "Pesticidi nel Piatto 2012", il rapporto annuale di Legambiente sui residui di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli e derivati commercializzati in Italia (elaborato sulla base dei dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e uffici pubblici regionali competenti), ad una prima lettura offre un quadro "abbastanza rassicurante e in linea con il trend degli ultimi anni che vede diminuire, seppur lentamente, l'uso delle molecole chimiche per la produzione agroalimentare".

Il 64% della frutta e verdura analizzata nel 2011 non presenta residui chimici (diserbanti, insetticidi, fungicidi), e i campioni fuorilegge sono fermi allo 0,6%. Anche le mele e le arance con multi-residuo sono in calo (dal 18,5% al 17,1%), ma aumentano tuttavia i campioni con multiresidui: fino a 9 diverse sostanze rilevate nell'uva, 8 nel vino, 6 nelle mele, 5 nelle arance.

Insieme all'aumento in percentuale dei campioni in regola, perciò, aumenta pure il numero delle tracce di diverse sostanze chimiche presenti contemporaneamente su uno stesso campione.

"Manca ancora una regolamentazione specifica rispetto al simultaneo impiego di più principi attivi, come pure sulla rintracciabilità di più residui in un singolo prodotto alimentare", lamenta Legambiente che chiede una legge che si esprima anche rispetto al cosiddetto multiresiduo, cioè, al quantitativo di residui diversi che si possono ritrovare negli alimenti.

Qui sotto, una sintesi grafica dello studio di Legambiente.
Clicca qui per un ingrandimento.

Data di pubblicazione: