
"Attualmente il prezzo si è stabilizzato intorno ai 5,5-6,5 euro franco partenza per la cassetta da 5 kg, sia per il prezzemolo liscio sia per il riccio, mentre in mercati di nicchia si riesce a ottenere qualcosa in più, a fronte di una qualità eccellente. La domanda risulta costante sia in Italia che nel resto d'Europa, soprattutto in mercati come Germania e Francia, ma anche nei Paesi scandinavi. In questo momento non ci sono problemi di reperibilità del prodotto, anche se con una Pasqua alta, come quella di quest'anno, si prevede sicuramente un aumento di prezzo e una disponibilità inferiore, a ridosso del periodo festivo".
I principali mercati di destinazione del prezzemolo italiano sono la Germania e i mercati nord-europei, dove il prodotto viene richiesto soprattutto nei mesi autunno-invernali, in entrambe letipologie (riccio e liscio). Il prezzemolo riccio è poco conosciuto in Italia e può capitare di vederlo in alcuni ristoranti esclusivi come decorazione della portata.
In Italia, il prezzemolo viene coltivato maggiormente in Toscana, Marche, Emilia-Romagna, Campania; ma è soprattutto in Puglia che la coltura è presente in modo più significativo. "Nel 2012 l'Italia ha totalizzato quasi mille ettari di coltivazione, con la Puglia che si avvicina ai 750 ettari, per lo più con raccolte che vanno da ottobre a maggio (fonte Istat, mese di rilevazione dicembre 2012)".
Nel periodo autunno-invernale, la produzione italiana di prezzemolo non teme la competizione da parte di altre nazioni produttrici come Turchia o Spagna, soprattutto in termini di qualità: lo dimostra il mercato europeo, che fa affidamento sul prodotto italiano. "Chiaramente - riferiscono dall'azienda - in termini di prezzo tutto dipende dalle condizioni climatiche, che si ripercuotono sulla produzione. Più di altri prodotti, infatti, il prezzemolo è gioia e dolori degli addetti ai lavori: può passare facilmente da sottocosto a molto caro, soprattutto in certi periodi dell'anno".
![]() | ![]() |
Il prezzemolo è una pianta molto rustica e cresce bene nelle zone a clima temperato; le temperature ottimali di sviluppo sono tra i 16-20°C, non sono tollerati livelli sotto 0°C e sopra 35°C. Si distingue in due tipologie: liscio, la più conosciuta in Italia (molto nota la varietà Gigante d'Italia); riccio, coltivato principalmente per l'export.
Soprattutto oggi, in Puglia, si preferisce trapiantare le piantine di prezzemolo a 45-55 giorni dalla semina in vivaio, in semenzai di polistirolo; questo per facilitare il momento della germinazione che è abbastanza lenta, ha bisogno di umidità e di una temperatura costante che non sia inferiore ai 18-20°C per ottenere un buon risultato. "Si può scegliere di ottenere una pianta a ciuffetto o una pianta da singolo seme, dipende dalle scelte che ogni coltivatore decide di fare - spiegano dall'azienda - Una volta ottenuta una piantina con un apparato radicale soddisfacente si passa al trapianto in pieno campo, dove normalmente si vanno a trapiantare circa 65.000-70.000 piante per ettaro".
Le maggiori difficoltà nella produzione sono legate ad eventuali gelate, ma anche all'eccessiva umidità o ai ristagni di acqua nel terreno. Riguardo al diserbo oggi si interviene per lo più manualmente, con un grande dispendio di manodopera. "Non abbiamo diserbanti registrati per la coltura, che abbiano una buona efficacia sulle infestanti e che non presentino effetti negativi. Facciamo perciò un appello alle case farmaceutiche, affinché si adoperino nella ricerca tenendo conto dei rigidi disciplinari cui si fa riferimento in termini di certificazioni di prodotto".
Il prezzemolo viene solitamente commercializzato in mazzi sul mercato nazionale, mentre all'estero è consuetudine realizzare mazzetti da 150-200 g per la vendita nei supermercati e cassetta da 5 kg con mazzi da circa 400-500 g o, su richiesta, sfuso per i mercati generali. Il tutto mantenendo il più possibile la catena del freddo per la sensibilità del prodotto ad ingiallire alle alte temperature.
Recentemente si sta diffondendo la vendita di prodotto confezionato in vaschetta e lavato oppure a piantina in vasetti con terra per il trapianto sul balcone o nel giardino di casa, laddove il clima lo permette. Lo si trova anche secco e surgelato.
I responsabili aziendali concludono affermando: "Il prezzemolo va consumato il più fresco possibile, proprio per godere di tutte le sue proprietà aromatiche, derivanti da un'essenza costituita da apiolo, apioside e miristicina contenute in tutte le parti della pianta, ma principalmente nelle foglie. Per questo in cucina, solitamente, viene utilizzato a fine cottura per non comprometterne l'aroma".

