
Tenero, carnoso, poco spinoso e di forma allungata, il carciofo di Sant'Erasmo ha le brattee color violetto cupo, che racchiudono un cuore dal gusto inconfondibile.

I primi carciofi ad essere tagliati - i frutti apicali della pianta, quelli che gli intenditori chiamano "castraure" (nella foto sopra) - generalmente si raccolgono a inizio di aprile mentre quest'anno sono già terminati. E' ora il turno dei carciofi laterali (botoli) altrettanto teneri e gustosi.

"Le castraure - prosegue Borgo - sono famose per il loro gusto unico e particolare, leggermente amarognolo, che permette di spuntare prezzi migliori. Proprio per il loro pregio, sono spesso oggetto di falsificazione, pertanto il Consorzio del Carciofo Violetto di S. Erasmo ha depositato domanda di marchio collettivo presso il Ministero dello Sviluppo economico."

Intanto, nuove aziende hanno aderito al Consorzio e la stagione prosegue nel segno della qualità. "Il raccolto, che risulta abbondante e con ottime caratteristiche organolettiche, è destinato ai mercati all'ingrosso del Veneto e della Lombardia e, in misura minore, alla Grande distribuzione organizzata e alla trasformazione sott'olio. In aumento esponenziale le vendite dirette effettuate in azienda".
Contatti:Consorzio Carciofo Violetto di Sant'Erasmo
Michele Borgo
Via de la Boaria Vecia, 8
Sant'Erasmo 30141 (VE)
Tel.: (+39) 041 5282497
Fax: (+39) 041 5282997
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Web: www.carciofosanterasmo.it