"Trasformati di nicchia: azienda "A Ricchigia", il pistacchio di Bronte DOP e Presidio Slow Food"
Questo albero, resistente alla siccità, può raggiungere i 12 metri di altezza e arrivare a vivere anche 300 anni. Si coltiva in tutto il mondo, ma le maggiori esportazioni a livello internazionale sono in Medio Oriente (Iran, Turchia, Siria), in California e Cina.
In Italia cresce alle pendici del vulcano Etna e fa parte di una coltivazione di pistacchio unica e di nicchia, che dalla Sicilia esporta in tutto il mondo con marchio DOP il prelibato frutto verde di Bronte.
"A Ricchigia è il nome della località e dell'azienda di famiglia, dove dove produciamo pistacchi da più di cinquant'anni - racconta Laura Lupo - e si trova nella parte bassa di Bronte dove ci sono i cosiddetti 'lochi', tra terra e rocce dell'Etna che ci guarda dall'alto. Oggi, grazie alla tecnologia, oltre che commercializzare il pistacchio al naturale, produciamo anche trasformati: salse, creme e pasta di pistacchio utile nella pasticceria e nei vari preparati culinari. I frutti lievemente tostati, tritati e raffinati diventano una pasta pura ottima per i molteplici usi della gastronomia come la preparazione del gelato".
"I nostri genitori iniziarono a coltivare queste terre con tanto amore e sudore - prosegue Laura - e già dagli anni sessanta fecero conoscere il nostro pistacchio in tutto il mondo. Iniziarono le spedizioni di questo prodotto unico in Francia, Svizzera, Londra e America. E cosi, dopo tanti anni, ancora continuiamo a credere in questo commercio, cercando di portare avanti le nostre origini. Nonostante oggi molte aziende ricorrano a composti chimici per dare qualità al prodotto, il nostro obiettivo, invece, è quello di pensare alla sicurezza e alla salute dei nostri consumatori di pistacchio, sottoponendo continuamente i nostri prodotti ad accurati controlli di qualità".
"La raccolta del pistacchio (effettuata ogni due anni tra la fine di agosto e gli inizi di settembre) è complicata perché il terreno in cui si trovano le piante non è pianeggiante ma, generalmente, scosceso e quindi anche un po' pericoloso. Gli addetti alla raccolta sono muniti di una sacca (appesa al collo grazie a una cinghia) in cui inserire i rami all'interno facendo cadere i chicchi raccolti uno ad uno dentro la stessa. Una volta raccolto il frutto, lo si priva del mallo, che è la prima buccia fresca del pistacchio e poi si essicca per almeno due giorni al sole, cosi da poterlo conservare per tutto l'anno a venire senza problemi".
Clicca su Play per un'intervista a Laura Lupo.
L'azienda "A Ricchigia" produce una crema al pistacchio certificata da profilatori sensoriali del prodotto che hanno messo in luce le sue peculiarità, gli aspetti nutrizionali e salutari che prendono forma nel "Passaporto del Gusto", un utile strumento per le aziende spendibile nei diversi mercati di riferimento come leva di promozione e commercializzazione.
Contatti:
A Ricchigia
Via Card. De Luca, 115
95034 Bronte (CT)
Email: [email protected]
Web: www.aricchigia.com
Autore: DLC per FreshPlaza