
L'allarme viene da Christopher Ventura, dell'omonima azienda Ventura di Gela, in provincia di Caltanissetta. Christopher, 31 anni, porta avanti la gestione dell'azienda di famiglia. In un'annata normale, l'azienda arriva a commercializzare fino a 30 milioni di capolini.
"Ma quest'anno la produzione è bassa (cfr FreshPlaza del 21/12/2017) - esordisce - per una serie di concause. Da ultima, il gelo delle scorse settimane. Eppure il prezzo, e sto parlando della varietà Violetto, è bassissimo, dovuto al fatto che il prodotto italiano viene sostituito da quello egiziano. I mercati, la Gdo, i negozi, sono letteralmente invasi dal prodotto dell'Egitto che ha costi nettamente inferiori al nostro, con il vantaggio delle quantità superiori in quanto non intaccate dal maltempo".

A sinistra, carciofi siciliani. a destra, carciofi egiziani su uno scaffale di un supermercato.
L'imprenditore sottolinea che con 30 centesimi a pezzo non si coprono i costi di produzione neppure in un'annata normale, figuriamoci in una con scarsi volumi. "Dico con certezza che tutto dipende dall'import dall'Egitto - aggiunge Ventura - perché per il carciofo Romanesco, che non viene prodotto in Egitto, i prezzi sono in linea con le nostre aspettative".
La produzione di carciofi siciliani in buona parte è stata colpita dal gelo, che ne ha peggiorato anche la qualità estetica. "Mi appello a tutti i commercianti - conclude il giovane - affinché tengano in considerazione il prodotto italiano".
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Christopher Ventura
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