Con qualche breve pausa dovuta alle recenti piogge, prosegue a pieno ritmo nelle fabbriche del Piacentino la campagna di trasformazione del pomodoro da industria. Di solito a questo punto del mese di settembre si poteva trarre un bilancio definitivo, ma quest'anno, complici le abbondanti piogge di maggio e quindi il ritardo nei trapianti dei tardivi, la campagna si prolungherà per tutta la settimana fino ai primi giorni di ottobre.
Anzitutto, sempre con l'aiuto del tecnico di Asipo Afro Morsia, evidenziamo gli aspetti positivi: "La qualità è buona, il brix si attesta mediamente attorno al 4,75, con una produzione media che varia dai 650 quintali per ettaro ai 700 nel Piacentino. Nei tardivi la quantità di 'verde' si attesta attorno al 15%, quasi assenti le malattie fungine ed anche il ragnetto rosso, complice il clima e gli opportuni e mirati trattamenti, ha colpito molto meno dello scorso anno".
Gli indici di pagamento si attestano tra i 90 e 95 su 100 della tabella, insomma meglio dello scorso anno, ma i produttori lamentano sempre costi di produzione molto elevati, anche se il prezzo stabilito di 86 euro, si sottolinea da parte dell'industria, è nettamente superiore a quello spagnolo.
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Fonte: ilPiacenza