Trent'anni fa, quando la frutta di seconda scelta costituiva una parte significativa della produzione e l'unica opportunità di commercializzazione era quella di svenderla al mercato destinato all'industria della trasformazione, l'azienda Il Frutto Permesso decide di mettere a valore i frutti mediante la trasformazione diretta in azienda.
"Iniziammo con una produzione di prodotti di nicchia tra: succhi, confetture, composte e puree di frutta, passate di pomodoro, antipasti e minestre di verdure. Oggi l'attività, oltre alla lavorazione dei prodotti, si distingue per la multifunzionalità. Abbiamo una struttura ricettiva con attività ricreative e fattorie didattiche". Così dichiara a FreshPlaza Dario Martina, agrotecnico e responsabile della cooperativa agricola Il Frutto Permesso.
La cooperativa nasce nel 1988, agli albori delle produzioni biologiche a Bibiana (TO) con l'adesione di 5 aziende alle quali, nel corso degli anni, se ne sono aggiunte una decina. I terreni si estendono su 100 ettari tra le valli Valdesi, Pellice e Chisone e la Valle del Po.
L'azienda è rimasta una piccola realtà, anche quando poteva diventare "grande", proprio per non perdere di vista il suo scopo principale. La sua strategia punta a un'agricoltura a ciclo chiuso, pertanto in azienda convivono la zootecnia e la frutticoltura.
Tutti i prodotti, sia provenienti dalla frutticoltura sia dall'allevamento, vengono trasformati a Km 0 nei diversi laboratori aziendali.
"Ospitiamo gruppi e scolaresche - dice Dario - per giornate o soggiorni alla scoperta della realtà contadina, del ciclo delle stagioni, dell'agricoltura biologica. Bimbi e ragazzi imparano in un ambiente vero cosa sia il cibo e da dove provenga. Proponiamo in piccolo ciò che facciamo ogni giorno, percorsi a misura di bambino ma in cui si comprenda la semplice complessità del processo che porta dal latte al formaggio, dalla frutta al succo, dal grano al pane".
Dai laboratori aziendali, il marchio ottiene volumi importanti di succhi da spremitura (circa 500.000 litri/anno), distinti tra oltre 30 referenze e 4 tipi di confezionamento. I migliori risultati nel 2018 sono arrivati dalle referenze ad alto valore nutraceutico - mirtillo in particolare - cioè succhi 100% frutta senza zuccheri aggiunti.
Per quanto riguarda il fresco, la maggiore produzione riguarda: mele, pere e mirtilli. Circa il 50% del prodotto viene richiesto dal mercato estero, principalmente Nord Europa, mentre il prodotto trasformato è venduto principalmente in Italia. Per quanto riguarda il prodotto fresco, l'andamento del mercato conferma i dati dello scorso anno: si avverte un rallentamento del trend di crescita del BIO, sia fresco sia trasformato, rispetto al quinquennio precedente.
Tra i prodotti ottenuti dalla trasformazione della mela, sempre maggior successo hanno gli aceti. In Piemonte, nelle Valli a ridosso della Francia, vi è una lunga tradizione nella produzione del sidro di mela e di pera.
"Produciamo - conclude Dario - aceti di alta gamma - anche con antiche varietà di mele autoctone Presidio Slow Food, aromatizzate con piccoli frutti. Abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. I nostri aceti sono di alta qualità, ottenuti da miscele di mele aromatiche (Pinova, Gold Rush, Dalinette) e confezionati in eleganti bottiglie, proprio per differenziarsi nel panorama degli altri aceti di mele".
Il 50% dei prodotti viene commercializzato attraverso filiere corte o negli spacci aziendali; il resto in negozi specializzati bio, mense, con una moderata presenza nella Gdo nel Nord Ovest.
Contatti:
Il Frutto Permesso
Via del Vernè, 16
10060 Bibiana (TO) - Italy
Tel.: (+39) 012155383
Email: [email protected]
Web: www.fruttopermesso.com