E' sempre facile dire che si dovrebbe consumare, e quindi ancor prima commercializzare, prodotto italiano di preferenza rispetto a quello straniero. E' un ragionamento sacrosanto, su cui tutti concordano. Però poi vi sono anche aspetti pratici che si scontrano con le esigenze dei consumatori stessi.
A sinistra, un cetriolo spagnolo, al centro e a destra due cetrioli prodotti in Italia
Un grossista ci ha mostrato due pedane di cetrioli, una con prodotto italiano e una con prodotto spagnolo. Il raffronto è impietoso: i cetrioli spagnoli erano tutti di colore uniforme, verde scuro, e tutti maledettamente uguali. Parevano quasi fatti con lo stampino, per quanto bene erano stati selezionati della stessa lunghezza e calibro.
Pedana di cetrioli spagnoli, tutti estremamente uniformi
La pedana dei cetrioli italiani, benché di prima scelta, appariva con un prodotto più difforme, con colore verde ma con parti tendenti al giallo o al verde chiaro. Le dimensioni erano, seppure abbastanza calibrate, non tutte uguali.
Cetrioli prodotti in Italia, con qualche carenza specie sul tono del colore
"Non è facile trovare i fornitori giusti, in Italia - ha commentato un grossista - anche se ovviamente ce ne sono. Però capita che ci siano partite disomogenee. Magari dipende anche dal meteo o da altri fattori. Solo che poi i nostri clienti, come ad esempio i fruttivendoli, non sono molto interessati a questi aspetti. devono vendere e i clienti comprano anche con gli occhi".
"A volte ci troviamo costretti a comprare dalla Spagna - ha concluso il grossista - perché arriva un prodotto migliore, più uniforme, e senza 'brutte sorprese'. Il prezzo, più o meno, si equivale. Al massimo, il prodotto spagnolo costa un po' di meno".