E' tempo di bilanci anche per la stagione del pomodoro da mensa siciliano. Questa volta abbiamo contattato Gianfranco Cunsolo, produttore di ortofrutta biologica nell'areale di Vittoria (Ragusa), nonché presidente della Coop. AgroViva, aderente al Consorzio BIA.
"In questo periodo, come quasi ogni anno - spiega l'esperto - i prezzi alla produzione sono medio-alti e, per quanto riguarda la produzione, il livello qualitativo è ottimo e i quantitativi sono buoni. Ciò è dovuto a una stagione invernale particolarmente mite. Per quanto riguarda il rapporto offerta/domanda, al momento abbiamo maggiori richieste rispetto a quello che possiamo offrire".
"I segmenti di pomodoro maggiormente coltivati, almeno per quanto ci riguarda, sono: ciliegino, datterino, tondo liscio e midi plum. Le tendenze dei consumi sono quelle che ci orientano in tal senso e questo andamento è pressoché costante negli ultimi anni. Peraltro, queste tipologie di pomodoro si prestato molto bene a una coltivazione di lungo periodo".
"In linea con l'andamento della richiesta, anche i prezzi sono abbastanza sostenuti, incluso il prodotto non biologico - prosegue l'imprenditore - come si evince dal mercuriale del Mercato Ortofrutticolo di Vittoria dello scorso 8 aprile 2020, che vede il datterino a 2,61 Euro/kg, il ciliegino a 1,50 Euro/kg, il tondo liscio a 0,95 Euro/kg e il midi plum a 1,87 Euro al kg. Si tratta, in questo caso, della media ponderata attribuita al prodotto. Ricordo a tutti che il prezzo di un dato momento va analizzato nel contesto della media annua di un prodotto, per comprendere l'andamento di un'intera campagna agraria. Del resto, i prezzi alti fanno la media con quelli bassi che possono anche essere al di sotto della soglia remunerativa per il produttore, come si è verificato in tempi non troppo lontani".
"I mercati di riferimento per il nostro prodotto biologico - dice il presidente - continuano a essere i Paesi dell'Europa centrale quali Francia, Germania e altri. Ma, negli ultimi tempi, anche l'Italia sta crescendo per i consumi bio. Tutto questo in un contesto generale in cui la concorrenza estera influisce pesantemente sull'andamento dei prezzi, su tutte le varietà e tipologie coltivate in Sicilia. Basti pensare a tutto il pomodoro proveniente dal Nord Africa e dalla Spagna. Quest'ultima ha dalla propria parte una maggiore aggregazione e quindi un maggior potere contrattuale, oltre che una migliore politica dei trasporti. Per far emergere di più il prodotto di casa nostra, bisogna diffondere su larga scala, con più costanza e affidabilità, quei livelli alti che molti produttori siciliani riescono, anche nel loro piccolo, a offrire".
Un occhio al packaging
"Il packaging – conclude Gianfranco Cunsolo - determina sempre un valore aggiunto nella commercializzazione di un prodotto ortofrutticolo. Al momento, assistiamo a una preferenza per le cassette di cartone, per le confezioni da 3 kg fino a 6 kg sfuso e vaschette in cartone con flowpack per i 250g fino ai 750g di formato, soprattutto per la grossa distribuzione".