I prezzi del pomodoro, in questo momento, sono piuttosto bassi (cfr. Freshplaza del 16/07/2020), a causa di una offerta eccessiva rispetto alla domanda. Ma la situazione di mercato non è normale e prevedibile, in quanto il coronavirus ha messo sottosopra qualsiasi equilibrio. Infatti la Commissione Europea ha previsto una riduzione delle quantità di pomodoro, nel 2020, pari al 2%.
"La produzione di pomodoro fresco - si legge nel rapporto della Commissione che può essere scaricato qui - dovrebbe diminuire di 2 punti percentuali nel 2020, a causa di un calo di produzione del 7% in Spagna, che è il primo paese produttore in Europa".
Circa la classifica dei paesi produttori di pomodoro da consumo fresco, l'Italia si trova al quarto posto: prima la Spagna, poi i Paesi Bassi, la Polonia e infine l'Italia, seguita dalla Francia.
"Se in Spagna la produzione nel 2020 calerà del 7%, per contro aumenterà in Polonia, mentre nelle altre nazioni sarà più o meno stabile. Si prevede una minore resa complessiva nelle stagioni calde e un aumento durante l'inverno, con produzioni in serre riscaldate.
Le misure contro il coronavirus hanno fermato la domanda nel settore della ristorazione, incidendo in particolare sulla richiesta di
pomodori freschi e spingendo al ribasso i prezzi. Allo stesso tempo, è aumentato il consumo domestico, in particolare di pomodori di piccole dimensioni".
Foto d'archivio
A livello europeo, le esportazioni di pomodori freschi sono diminuite del 20% nel mese di aprile, a causa della pandemia. Per fine anno si prevede una diminuzione del 7% sulla media degli ultimi 5 anni, mentre si prevede un aumento delle importazioni. Il Marocco è la nazione da cui proviene la maggior parte del pomodoro d'importazione nell'Unione europea (71%), seguito dalla Turchia (17%).