La melanzana è un ortaggio ampiamente coltivato in tutto il mondo, principalmente nelle regioni calde a causa della sua scarsa tolleranza alle basse temperature.
Secondo quanto riportato dalla FAO, il primo produttore al mondo è la Cina, con circa 35,6 milioni di tonnellate prodotte, seguita dall'India. Nel bacino Mediterraneo, altra regione importante per produzione e consumi, la scena è dominata dalla Turchia mentre in Europa il primato spetta all'Italia con circa 310.000 tonnellate prodotte nel 2020.
Secondo quanto riportato da United Nations Comtrade, la seconda produttrice Europea è la Spagna che tuttavia risulta essere la prima esportatrice mondiale di melanzana, con quasi 35% delle melanzane esportate. Seconda esportatrice mondiale è l'Olanda seguita dal Messico.
Coltivazione in pieno campo per l'industria in Puglia
Per quanto riguarda le tendenze di mercato, negli ultimi anni si sta assistendo ad un incremento della domanda in paesi relativamente nuovi al consumo di questo ortaggio come i Paesi del nord Europa. La melanzana segue quindi la tendenza della "deregionalizzazione" che sta coinvolgendo tutti gli ortaggi consumati nella dieta mediterranea.
Secondo i dati ISTAT, in Italia il 73% delle melanzane prodotte è coltivato in pieno campo, di cui quasi il 25% della produzione destinata all'industria di trasformazione.
Inoltre si è assistito, nell' ultimo decennio, a un aumento della superficie coltivata in serra pari al 65%. Le condizioni di serra, infatti, consentono i trapianti invernali in area vocate come la Sicilia, l'anticipo delle coltivazioni primaverili di quasi due mesi ed un aumento della resa.
Coltivazione in serra
In Italia, la coltivazione "indoor" si distribuisce maggiormente tra la Sicilia e la Campania (rispettivamente il 43% ed il 23% della coltivazione di melanzana sotto serra).
Sicuramente le tipologie maggiormente coltivate in Europa sono la melanzana tonda di colore nero e la melanzana ovale di colore nero, entrambe con calice verde.
Dal punto di vista varietale, le caratteristiche ricercate dagli agricoltori sono conservabilità del frutto e produzione. L'andamento poco remunerativo dei prezzi ha infatti accentuato la richiesta di varietà molto produttive con frutti serbevoli, per aumentare le rese e ridurre gli scarti in post raccolta.
Melanzana Ninfa F1, coltivazione in serra
Secondo i dati raccolti da Ismea Mercati, l'andamento dei mercati italiani nell'anno 2021 ha visto un range compreso fra 1,60 euro/kg (nei periodi tra gennaio e febbraio) e 0,50 euro/kg nella settimana tra il 14 ed il 20 giugno.
Appare quindi evidente che la resa diventa elemento vincolante per la scelta delle varietà. In questa direzione è stato pensato il programma di miglioramento varietale di SAIS per le tipologie a buccia nera di forma ovale ed allungata.
Elettra F1
Le varietà ottenute da questo programma di ricerca sono state Elettra F1, per la tipologia a frutto allungato, e Gioia F1, per la tipologia a frutto ovale.
La melanzana Elettra F1 è una varietà a frutto allungato, tipologia molto diffusa nei paesi del Sud Mediterraneo. La pianta si presenta assurgente, di buona vigoria e buona produttività con produzione in serra di circa 100-110 tons/ha con cicli di coltivazione di quasi cinque mesi.
Il frutto è allungato, lucido, di colore nero che si mantiene anche con temperature elevate, calice verde senza spine.
Gioia F1
La melanzana Gioia F1 è una varietà a frutto tondo-ovale, di colore nero, brillante, calice verde quasi senza spine.
La pianta ha una notevole vigoria e produttività elevata, che si caratterizza per la costanza e l'uniformità di produzione lungo tutto il ciclo. In questo caso con cicli di coltivazione lunghi, di circa 8/9 mesi, la produzione raggiunta è pari a 150-180 ton/ha.
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