"Contro la cimice asiatica resta fondamentale combinare più tecniche, sia preventive (reti anti-insetto e deterrenti) che di difesa diretta (lotta biologica, insetticidi e sostanze alternative), per massimizzare l'effetto di contenimento dei gravi danni causati da questo pericoloso parassita". Lo afferma Maria Grazia Tommasini, ricercatrice Ri.Nova, a commento del convegno sulla cimice asiatica svoltosi a Bologna il 26 gennaio 2022 (cfr. FreshPlaza del 28/01/2022).
"I progetti che sono stati presentati - commenta Maria Grazia Tommasini - hanno permesso di ottenere una ricca serie di informazioni e strumenti utili a migliorare l'applicazione delle tecniche di contrasto alla cimice. E' stata realizzata una piattaforma, liberamente accessibile online, utile per consultare, durante la stagione, l'andamento della presenza di cimice nei diversi territori regionali, al fine di razionalizzare la difesa sulle colture. Le indagini confermano il corretto insediamento, nel territorio emiliano-romagnolo, della vespa samurai (Trissolcus japonicus) e di altri antagonisti (T. mitsukurii e Anastatus bifasciatus) utili alla lotta biologica contro la cimice, sebbene una evidenza concreta del loro effetto sarà visibile solo nei prossimi anni".

La prevenzione delle infestazioni nei frutteti con l'uso di reti antinsetto si conferma essere una tecnica efficace sia sul pero che sul kiwi e sono state definite indicazioni pratiche per il loro miglior impiego. Questa tecnica va comunque integrata con una difesa diretta all'insetto con insetticidi, preferendo interventi nelle ore meno calde della giornata.
"L'impiego di alcune tipologie di polveri di roccia, che si è visto essere molto diverse fra loro per composizione e azione, ha un effetto deterrente e può contribuire a ridurre i danni causati dalla cimice, mentre servono maggiori approfondimenti per validare la concreta efficacia della tecnica della cattura massale".
L'incontro ha rappresentato un importante momento di confronto nel quale sono stati presentati i risultati di quattro gruppi operativi per l'innovazione (Haly.Bio, Alien.Stop, A&K, Cimice.Net) coordinati da Ri.Nova, centro di ricerca recentemente nato dalla fusione di CRPV e Alimos, e che vedono come capofila Apofruit, Apo-Conerpo, Granfrutta Zani e OI Pera. Questi 4 progetti di ricerca si sono avvalsi del contributo scientifico delle Università di Modena e Reggio Emilia, Bologna, Ferrara e Padova e hanno coinvolto nelle indagini in campo diversi centri di saggio e sperimentatori.