"Per questa campagna cinaricola stiamo riscontrando dei problemi a causa delle gelate tardive e dei ritorni di freddo; e la primavera si fa ancora attendere. Riscontriamo una buona richiesta di carciofi, ma il prodotto quasi scarseggia, a causa delle temperature rigide che ne stanno ritardando la maturazione. Visto il freddo, il carciofo stenta a produrre, e allo stato attuale, la domanda supera l'offerta, con quotazioni che vanno dai 60 agli 80 centesimi a capolino". E' quanto dichiara Filippo Cataldo di Terre Nuove di Acerra, in provincia di Napoli.
"Per questo motivo, riportiamo un ritardo nella raccolta di circa 10/15 giorni; mentre, a parità di periodo, lo scorso anno eravamo in piena raccolta. Il carciofo, ma così come tutti noi, è in attesa della primavera".
L'azienda agricola Terre Nuove di Acerra, in provincia di Napoli, è gestita dai fratelli Filippo e Gaetano Castaldo. E' specializzata nella produzione di ortaggi 365 giorni l'anno: in particolare in inverno dispone di tutta la gamma di ortaggi invernali e in estate produce il pomodoro San Marzano Dop, che è dedicato interamente all'industria per i pelati, e altre referenze ortive.
Le superfici produttive ammontano a 16 ettari a pieno campo e 6000 mq di serre, ubicati tra Acerra e Caivano, comuni in provincia di Napoli. Da 5 anni a questa parte, l'azienda ha aderito a un progetto di valorizzazione e riscoperta dei grani antichi, coltivando 5 ettari tra grano tenero e duro, anche se l'azienda è e resta di stampo orticolo. Terre Nuove presenta 2 ettari certificati bio, e ha avviato l'iter per ottenere la certificazione GlobalGAP.
"Noi produciamo la cosiddetta "mammarella", una varietà autoctona di carciofo, tipo romanesco, tipica dell'agro acerrano - continua Filippo Castaldo - La nostra carciofaia si estende su 3 ettari, e il prodotto viene assorbito completamente dai mercati locali, anche perché i consumatori dell'areale napoletano apprezzano questo prodotto, per cultura e storicità. Tant'è vero che, tradizionalmente, in questo periodo dell'anno, si arrostiscono carciofi ogni domenica".
"Essendo una varietà autoctona, prediligiamo un metodo di coltivazione tradizionale, che prevede la costituzione della carciofaia attraverso la messa a dimora dei carducci. Con la produzione del nostro ecotipo, puntiamo soprattutto sulla qualità e sulla storicità del prodotto, piuttosto che sulla quantità. E' vero che usiamo un metodo di allevamento tradizionale, ma senza perdere di vista l'innovazione".
Per difendersi dalle gelate e per ridurne i danni, l'azienda utilizza l'irrigazione sopra chioma. "Tuttavia, il gioco quasi non vale la candela - continua Castaldo - perché, visto il caro energia e carburanti, questa pratica risulta molto costosa, andando a ridurre una buona parte dei proventi aziendali".
In definitiva, Filippo Castaldo conclude dicendo: "Per il futuro avvieremo una coltivazione di asparago verde, cominciando con una superficie di prova di 1 ettaro. Mentre per quanto riguarda la programmazione colturale delle campagne estive, abbiamo qualche titubanza per il pomodoro San Marzano, anche perché i rincari ci sono e si fanno sentire. Quindi, prima di effettuare degli investimenti, aspettiamo di conoscere il prezzo del pomodoro e poi casomai piantiamo".
Per maggiori informazioni:
Terre Nuove
Corso Vittorio Emanuele II, 151
80011 Acerra (Na) - Italy
+39 335 295759
Terrenuove