Al momento sembra esserci un leggero eccesso di offerta di zenzero sul mercato globale, una situazione che sta spingendo al ribasso i prezzi nonostante una domanda ragionevolmente stabile su tutta la linea. I benefici salutari dello zenzero hanno favorito la popolarità del prodotto in tempi di pandemia, una tendenza che è stata notata sul mercato nordamericano. Nei Paesi Bassi, nonostante il mercato fosse quasi vuoto la scorsa settimana, ciò ha indotto i fornitori a ordinare di più, causando un eccesso di offerta. I prezzi bassi potrebbero però non durare, dato che in Italia si è già notato un nuovo aumento a causa della mancanza di forniture dalla Cina
Al momento il Perù sembra dominare i mercati europei e nordamericani in particolare, in parte a causa del già citato calo dell'offerta da parte del fornitore tradizionale, la Cina. Questo Paese riferisce che quest'anno la superficie coltivata a zenzero è diminuita fino al 30%, oltre a una perdita fino al 50% in termini di resa. Questa potrebbe essere una buona notizia per il Perù, che ha visto il valore delle sue esportazioni calare del 20% quest'anno.
Paesi Bassi: la scorsa settimana il mercato sembrava vuoto, ora la situazione è molto diversa
"Il vecchio raccolto cinese di zenzero sta volgendo al termine e anche la stagione brasiliana si sta esaurendo. Tutti attendono con ansia il nuovo raccolto - osserva un importatore olandese - La scorsa settimana il mercato sembrava vuoto, ma succede spesso nel segmento dello zenzero, poi tutti iniziano a ordinare di nuovo. Una volta che il prodotto è sul mercato, nessuno riesce a liberarsene. È in questo caso che i grandi operatori mainstream si trovano in difficoltà".
"Inoltre, i prezzi sono nettamente inferiori rispetto alla settimana scorsa. Per lo zenzero cinese si pagano 24 euro per 12 kg, il prezzo dello zenzero brasiliano è tra i 19 e i 22 euro e anche quello dello zenzero del Perù è tra i 20 e i 21 euro", elenca l'importatore. Anche la qualità non è male, secondo l'importatore. "Ma succede sempre qualcosa sul mercato dello zenzero".
Germania: il Perù acquista importanza
Secondo i primi dati, il nuovo raccolto di zenzero cinese di quest'anno sembra essere significativamente inferiore all'anno scorso. La domanda è piuttosto contenuta. Nel frattempo è stato raccolto anche lo zenzero peruviano, ma i primi segnali sono piuttosto incoraggianti, secondo un importatore tedesco. "La domanda di zenzero non lavorato è stagionalmente un po' più bassa, mentre la commercializzazione dei prodotti lavorati è ancora buona e stabile, con un'offerta abbondante. Si nota solo che lo zenzero sta acquistando importanza come prodotto da esportazione, motivo per cui sempre più nuovi operatori stanno entrando nel business dello zenzero. Di conseguenza, i volumi di esportazione stanno crescendo e lo zenzero peruviano sta trovando sempre più spazio nell'Europa occidentale".
I costi di trasporto relativamente bassi giocano un ruolo importante in questo senso, ha detto l'importatore. "I costi di trasporto e logistica dello zenzero peruviano sono significativamente più bassi rispetto ad altri paesi dell'America Latina e alla Cina, il che rende il Perù un'interessante fonte di approvvigionamento. In pochi anni il Perù è riuscito ad affermarsi come solito player nel mercato globale e, soprattutto nel settore biologico, il Paese è uno dei maggiori esportatori dopo il leader di mercato Cina".
Anche un altro importatore della Germania meridionale offre zenzero dal Perù, con merci occasionali tedesche, per un totale di 1,5-2 tonnellate di zenzero a settimana. Le qualità sono rimaste buone, con lievi problemi di qualità durante l'estate. La domanda estremamente elevata durante gli anni della pandemia non è si è potuta soddisfare poiché il volume delle vendite di zenzero era da due a tre volte superiore a quello delle vendite attuali o regolari. Secondo l'importatore, lo zenzero ha smesso di essere un prodotto esotico e fa già parte del consumo quotidiano. I prezzi sono stabili, con due o tre fluttuazioni all'anno. Da qualche anno lo zenzero viene coltivato anche in Germania. Tuttavia, lo zenzero fresco tedesco deve essere venduto rapidamente, altrimenti può rovinarsi altrettanto rapidamente, dice. Il prezzo del prodotto locale è circa tre o quattro volte più caro di quello importato che arriva in Germania via nave.
Francia: prezzi dello zenzero in aumento
Sul mercato francese l'origine più popolare dello zenzero è il Brasile, con prezzi medi intorno ai 2 e ai 3 euro a seconda della confezione. L'origine peruviana sta arrivando sul mercato un po' alla volta. È presente anche lo zenzero cinese. I prezzi sono alti e possono raggiungere i 3,50 euro e dovrebbero continuare a salire fino a Natale a causa dell'aumento dei costi di trasporto e dell'elevata domanda di fine stagione.
Italia: prezzi in aumento
Dopo una fase depressa nel mese di ottobre, per tutto il comparto esotico ed etnico si registrano consumi relativamente bassi per il periodo e prezzi più elevati. "Prevedo che la situazione dovrebbe rimanere tale almeno fino alla fine di novembre - riferisce un grossista del nord Italia - Un prodotto che però potrebbe distinguersi nelle prossime settimane è lo zenzero. Non c'è molta merce disponibile e quella di qualità è poca; i prezzi crescono all'origine. La Cina è a fine stagione e la qualità del prodotto non ha eccelso. I prezzi in acquisto in Brasile stanno, invece, aumentando notevolmente".
"Sta per iniziare anche la campagna del Perù. In questo caso però bisogna fare una precisazione: lo zenzero peruviano è un prodotto più piccolo, molto buono e profumato, presente maggiormente nei supermercati e non nei mercati generali, perché la pelatura risulta più difficoltosa".
Un altro grossista del nord d'Italia afferma che nelle prossime otto settimane il prezzo dello zenzero sarà sostenuto, in quanto la Cina ha poca produzione in questo momento. I prezzi sono attorno a 2,20 euro/kg per il prodotto in cartoni da 13,5 kg. I consumi di zenzero sono aumentati negli ultimi anni, ma per i grossisti ciò non sempre ha portato a maggiori affari. Infatti molti negozianti di origine estera (pachistani, cinesi, bengalesi) si sono organizzati con importazioni dirette dalla Cina, evitando il passaggio dagli importatori italiani. Invece, il discorso è diverso per i retailer che si riforniscono da importatori professionali.
Cina: rese più basse, prezzi più alti
Le regioni settentrionali della Cina in cui si coltiva lo zenzero sono entrate nella stagione della raccolta a ottobre. I prezzi dello zenzero stanno aumentando dopo un periodo prolungato di prezzi più bassi. In primo luogo, il clima piovoso che ha caratterizzato l'estate e il recente mese di ottobre ha avuto un impatto sulle radici dello zenzero e ha decretato la sua rapida raccolta, con conseguente riduzione dei volumi complessivi raccolti. In secondo luogo, la riduzione complessiva della produzione di zenzero sta spingendo i prezzi verso l'alto. Secondo un'associazione agricola cinese, la superficie coltivata a zenzero in Cina è diminuita del 30% tra la scorsa stagione e quella attuale. Anche le condizioni climatiche sempre più avverse stanno influenzando negativamente la resa, con i coltivatori che riferiscono di una riduzione fino al 50% dei raccolti.
In termini di esportazione, lo zenzero fresco può essere esportato a metà novembre, mentre quello essiccato all'aria dovrebbe essere esportato a fine dicembre. Resta da vedere quali saranno gli effetti sui mercati di esportazione. Attualmente la domanda nei principali mercati esteri, come Regno Unito e Germania è limitata e il mercato delle esportazioni nel Sud-Est asiatico non è molto buono.
Nord America: l'eccesso di offerta di zenzero è una sfida
Le forniture di zenzero dal Perù sono al momento stabili e di fatto abbondanti. "Per quanto riguarda lo zenzero biologico, l'offerta destinata al mercato europeo dovrebbe essere inferiore rispetto all'anno scorso, perché in Europa ci sono nuove normative sul biologico in generale, anche per lo zenzero di altre origini. Pertanto, l'offerta verso altre destinazioni dovrebbe essere un po' più alta rispetto all'anno scorso", afferma uno spedizioniere.
La stagione peruviana è iniziata in ritardo, dato che nel sottosuolo c'era ancora molto zenzero proveniente da coltivazioni più vecchie. "Per questo motivo la nuova stagione è partita forte a luglio", spiega lo spedizioniere, aggiungendo che in genere la stagione dovrebbe terminare non più tardi di maggio per consentire una buona transizione verso il nuovo raccolto.
In Perù lo zenzero proviene dalla giungla di Junin, la regione principale che rappresenta circa il 90% dell'offerta totale. "Questa regione ha la coltivazione di queste radici e le migliori condizioni ecologiche per la piantagione. Ci sono anche altre regioni della giungla peruviana in cui viene coltivato, ma la quantità è molto minore", spiega lo spedizioniere.
Altri Paesi che attualmente spediscono zenzero negli Stati Uniti sono il Brasile e la Cina, anche se per lo più si tratta di zenzero convenzionale.
L'eccesso di offerta fa parte di una sfida più grande per l'industria dello zenzero. "Tale sfida coinvolge tutti gli attori della catena commerciale dello zenzero, dall'agricoltore, agli enti governativi, agli esportatori, agli importatori, tra gli altri, al fine di avere una pianificazione corretta, responsabile e sostenibile della produzione del settore, evitando la sovrapproduzione e migliorando la qualità dello zenzero peruviano - afferma lo spedizioniere - Inoltre, per raggiungere questo obiettivo, è necessario migliorare le infrastrutture delle strade, dei porti e avere unità di trasporto migliori, in modo che la logistica possa essere più efficace con costi inferiori. Così il Perù potrà essere più competitivo come Paese esportatore".
Nel frattempo, mentre la domanda di zenzero è nella media in questo momento, lo spedizioniere ritiene che il consumo aumenterà in generale. "Dopo la pandemia le persone sono più informate sui benefici dello zenzero ed è per questo che sono stati sviluppati molti prodotti (succhi, biscotti, snack, ecc.) che utilizzano lo zenzero come materia prima", afferma.
Tutto questo ha portato a un calo dei prezzi a causa dell'eccesso di offerta globale di zenzero. "Questo, insieme agli alti costi logistici, ha fatto scendere i prezzi all'origine, perché il consumatore finale non può farsi carico di questi 'sovraccarichi di costi logistici' e tanto meno delle crisi che il mondo attraversa", dice lo spedizioniere.
In prospettiva, con l'avvicinarsi delle festività natalizie il personale tende a diminuire e lo spedizioniere nota che l'offerta di zenzero diminuisce un po'. "A dicembre finisce la stagione del prodotto cinese e brasiliano e quindi c'è una grande richiesta di prodotto peruviano - spiega - Inoltre, nell'emisfero settentrionale è inverno e quindi il consumo di zenzero aumenta".
Perù: il valore delle esportazioni cala del 20%, mentre le spedizioni aumentano del 15%.
Con dati aggiornati al 30 ottobre, le spedizioni di zenzero (non frantumato o polverizzato) che Promperú condivide nel suo servizio di statistiche sulle esportazioni quest'anno ammontano a 37.193 tonnellate per un valore di 44,555 milioni di dollari FOB.
Nonostante non siano ancora stati conteggiati i dati relativi alle esportazioni dell'ultimo trimestre, in cui si concentrano le spedizioni peruviane, tutto lascia presagire un nuovo calo - anch'esso considerevole - del valore totale delle esportazioni di zenzero nel 2022, che per ora si attesta al 20% nonostante il fatto che, fino a settembre, il volume spedito sia stato superiore del 14,5% rispetto ai 52,100 milioni di dollari FOB e alle 31.043 tonnellate che le spedizioni di zenzero avevano aggiunto fino allo stesso periodo del 2021.
Se, calcolatrice alla mano, si confrontano mese per mese i valori delle esportazioni di zenzero tra il 2021 e il 2022, si osserva che il prezzo delle spedizioni è stato significativamente più basso per tutto il 2022.
Infatti, nel primo trimestre dell'anno si è registrato un calo del prezzo al chilogrammo di oltre il 50% che, sebbene si sia moderato con il passare dei mesi, ha indicato la tendenza che si sarebbe osservata per tutti i primi 9 mesi dell'anno, in cui il prezzo medio FOB, rispetto allo stesso periodo del 2021, è sceso del 33,7%. Come hanno sottolineato fonti del settore, alla base di questa evoluzione già osservata lo scorso anno ci sarebbe l'eccesso di offerta e il recupero della quota di mercato internazionale da parte della Cina dopo la fase più acuta della pandemia.
Inoltre, ciò avviene dopo la notevole crescita registrata dalle esportazioni di zenzero tra il 2019 e il 2020, che sono passate da 23.182 tonnellate per 41.077 milioni di dollari FOB a 50.147 tonnellate per 104.701 milioni di dollari, più che raddoppiando i risultati in un solo anno. Nel 2021 il valore delle 54.534 tonnellate di zenzero spedite dal Perù è sceso del 20% a 83,904 milioni di dollari FOB.
Per quanto riguarda i volumi di spedizione della voce tariffaria dello zenzero analizzata, gli Stati Uniti sono stati la destinazione principale nel 2022, con la ricezione di 18.732 tonnellate per un valore di 22,801 milioni di dollari FOB, pari al 51% del valore delle esportazioni. I Paesi Bassi si sono piazzati al secondo posto con l'acquisto di 8.829 tonnellate e 9,229 milioni di dollari FOB (quota del 20,7%), seguiti dalla Spagna con 1.680 tonnellate e 2,106 milioni di dollari FOB (4,7%). Nonostante lo zenzero peruviano raggiunga quasi trenta paesi, le tre destinazioni principali rappresentano il 76,4% delle spedizioni, rendendo evidente l'importanza che il Nord America e l'Europa rivestono per l'industria peruviana.
Tuttavia, nella classifica delle principali destinazioni delle spedizioni in termini di valore, la terza posizione sarebbe occupata dalla Corea del Sud, che con un acquisto molto più modesto di sole 788 tonnellate, secondo Promperú, ha pagato 2,725 milioni di dollari FOB con un prezzo che ha triplicato la media del periodo.