Allo scopo di ottenere produzioni anticipate e offrire continuità al mercato, è fondamentale sviluppare un efficiente programma di trapianto che preveda l'inserimento di varietà precoci.
Nella foto a destra: il radicchio Bernini di Bejo
In queste settimane, entrerà nel vivo la programmazione del radicchio precoce a tipologia "di Chioggia", andando ad interessare diverse aree di coltivazione. Le attività di trapianto prenderanno il via nel mese di gennaio, declinandosi sia in serra che in tunnel, proseguendo poi a febbraio e marzo grazie alla tecnica del pacciamato (polietilene e/o "Tessuto non tessuto").
Nonostante la continuità dei programmi nel periodo estivo venga garantita dall'areale del Fucino, particolarmente vocata per la produzione di radicchio in estate, da giugno a settembre, i trapianti si concluderanno nel periodo di aprile in pieno campo.
Grazie alla ricerca continua e alla sinergia del team tecnico-commerciale, Bejo è in grado di soddisfare le esigenze di produttori e commercianti attivi nelle diverse aree e nei diversi periodi di trapianto.
L'assortimento proposto annovera difatti varietà molto interessanti di radicchio a ciclo precoce: dalle elevate rese produttive all'altrettanto elevata omogeneità in termini di colore e forma, questi prodotti offrono l'opportunità di anticipare i tempi del mercato con ortaggi di primissima qualità.
Bernini
Nel Nord e nel Centro Sud Italia, Bernini è l'apripista della gamma, capace di coprire ottimamente i trapianti in serra di gennaio. Una varietà che si contraddistingue per la sua eccellente capacità di crescita a basse temperature, oltre che per l'ottima sanità in campo.
Nel calendario varietale, a seguire abbiamo Botticelli: radicchio adatto alla coltivazione su pacciamatura, caratterizzato dal buon colore rosso e dall'elevata produttività.
Per i trapianti in TNT durante il mese di marzo, l'azienda sementiera propone Leonardo. Una varietà storica di Bejo, capace di registrare in questi anni risultati ottimi sia dal punto di vista produttivo che di uniformità.
Canova
In aprile, Vasari e Canova ricoprono il ruolo di protagonisti per quanto riguarda i trapianti in pieno campo andando così a chiudere il calendario dedicato al Nord Italia.
Spostandoci alla Piana del Fucino, le attività di trapianto iniziano ad aprile con una varietà storica per Bejo, Leonardo, che ha continuato a confermarsi positivamente nel corso degli anni.
Successivamente, nei mesi di maggio e giugno, si ripresentano Vasari e Canova grazie alle loro caratteristiche peculiari, prime fra tutte l'ottima tenuta al caldo e la resistenza intermedia (IR) alla virosi TSWV del secondo.
Barocci
Le operazioni abruzzesi trovano la loro conclusione nelle raccolte del mese di settembre, periodo in cui Barocci – varietà a ciclo medio, dai cespi rotondi, dalla buona tolleranza alla prefioritura e con resistenza intermedia (IR) al TSWV – va a chiudere le fila di una gamma ispirata ed eccellente.
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