"Nei giorni scorsi, grazie a un'incessante attività di comunicazione e promozione, abbiamo avuto un buon riscontro internazionale per il nostro prodotto a marchio IGP-Indicazione geografica protetta. Paesi Bassi e Polonia, in particolare, hanno mostrato forte interesse". Lo rivela Sebastiano Fortunato, Presidente del Consorzio di Tutela del Pomodoro di Pachino Igp.
Sebastiano Fortunato in una foto scattata durante Fruit Logistica 2023
"I forti rincari del gas hanno penalizzato il pomodoro olandese, che necessita di riscaldamento e illuminazione artificiale per maturare - ha proseguito il presidente - Questo ha determinato che Paesi Bassi e Polonia, onde evitare di dover applicare prezzi esorbitanti al consumatore finale, abbiano individuato nel pomodoro di Pachino Igp una referenza idonea a soddisfare la richiesta delle loro filiere, a un prezzo congruo e in linea con il valore aggiunto di un prodotto come il nostro, nei periodi in cui non vi è disponibilità della loro produzione interna. L'avvio di questi importanti canali ci fa ben sperare per il futuro, dopo i mesi bui segnati dal calo dei consumi e dalle recenti calamità naturali che hanno danneggiato il nostro settore e la Sicilia intera".
"I rapporti intrapresi nel corso delle nostre attività di rappresentanza all'estero, Berlino compresa - spiega invece il direttore del Consorzio, Salvatore Chiaramida - rappresentano quindi un importante risultato per i soci del Consorzio di Tutela. D'altra parte, il CDA del Consorzio ci ha già dato ampio mandato per sviluppare queste nuove destinazioni, proseguendo in quel piano di internazionalizzazione che, insieme a sostenibilità e rispetto dell'ambiente, è tra i principali focus del nostro programma".
Foto di repertorio
"Frattanto, non procede bene la produzione negli areali del Pomodoro di Pachino Igp, a causa dei danni subiti dal ciclone dell'8 e 9 febbraio scorsi – riprende a parlare Fortunato - Le strutture danneggiate, con tante produzioni allagate, sono in fase di ripristino. Tuttavia, nonostante il clima favorevole, risultano pregiudicati i programmi di fornitura con i clienti dei soci del Consorzio, che non potranno essere mantenuti regolarmente. La produzione si è ridotta a poche tonnellate! Lo testimonia anche il prezzo alla produzione del ciliegino, tanto per fare un esempio, che in questi giorni quota oltre 3 euro al kg. Un delirio, se si pensa ai prezzi a cavallo lo scorso capodanno che, a causa di caldo anomalo per la stagione, "viaggiavano" attorno ai 30/40/50 centesimi di euro, con lotti di merce invenduta per il segmento del midi plum".
"Non è servita granché, purtroppo, l'adesione di nuovi soci nell'ultimo anno che ha incrementato le superfici del prodotto a marchio del 10%. Per capire la reale dimensione del gap produttivo, bisognerà aspettare i prossimi giorni quando la conta dei danni effettivi sarà completata. La speranza però è l'ultima a morire. Cureremo perciò i nostri nuovi contatti esteri, con i quali abbiamo concordato di avviare i programmi appena possibile", concludono dal Consorzio.
Per maggiori informazioni:
Sebastiano Fortunato
Consorzio di Tutela Pomodoro
di Pachino Igp
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