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Koppert

Fragola: soluzioni biologiche per una difesa integrata efficace

Negli ultimi anni in tutti i settori agricoli italiani è aumentata la richiesta per una produzione più sostenibile ed attenta ai residui e anche la fragola sta andando in questa direzione. É in quest'ottica che Koppert, azienda leader mondiale in lotta biologica ed impollinazione, continua a sviluppare protocolli di difesa e collaborazioni con importanti realtà del settore. Lo scopo è sempre quello di attingere all'ampio portfolio di soluzioni biologiche a disposizione per mettere a punto protocolli di difesa efficaci e sicuri.

Ad oggi i tecnici Koppert seguono più di 400 ha di fragola solo nel Sud Italia, divisi principalmente tra Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. "Nella maggior parte delle aziende dell'area, il biocontrollo è ormai diventato una prassi imprescindibile" sottolinea Nicola Truncellito, responsabile tecnico Koppert per la Basilicata. "L'uso di soluzioni biologiche è in forte crescita ovunque in quanto ormai riconosciuto come il modo migliore di affrontare mercati più esigenti che chiedono frutti di qualità facendo sempre maggiore attenzione ai residui".

Adulti di Orius laevigatus (Thripor) a caccia di tripidi in un fiore (a sinistra) e bombo Natupol all'opera (a destra)

Oltre alle arnie di bombi Natupol, in grado di garantire sempre un'impollinazione della massima qualità, tra i prodotti ormai "classici" utilizzati contro le principali avversità della fragola si possono annoverare:

- Trianum (Trichoderma harzianum T-22), un biofungicida registrato che protegge l'apparato radicale dai principali patogeni migliorando allo stesso tempo l'assorbimento di acqua e nutrienti;

- Thripor (Orius laevigatus), un miride predatore in grado di nutrirsi sia di polline che di tripidi e che, una volta insediato sulla pianta, fa strage di questi ultimi;

- Spidex Vital (Phytoseiulus persimilis), un acaro predatore specifico contro ragnetto rosso in grado di ripulire la pianta anche da focolai già avviati;

- Aphipar (Aphidius colemani), un parassitoide che depone le proprie uova all'interno di afidi di varie specie riuscendo così a riprodursi ed a mantenere la presenza di afidi sotto controllo;

- Rophoria (Sphaerophoria rueppellii), dittero sirfide disponibile sia in formato larve che pupe e vorace predatore di tutte le più comuni specie di afide presenti su fragola.

- Larvanem (Heterorhabditis bacteriophora), prodotto a base di nematodi utili efficace contro larve di coleotteri che vivono nel terreno come oziorrinco, popilia e maggiolino;

- Mycotal (Lecanicillium muscarium), bioinsetticida a base di funghi entomopatogeni registrato contro tripide ed aleurodide.

Esemplare adulto di oziorrinco e confezione di Larvanem, prodotto da applicare in autunno e primavera per il suo controllo

"Grazie ad anni di esperienza sul campo i nostri protocolli per il controllo di ragnetto rosso e tripide basati su Thripor e Spidex Vital sono ormai ben collaudati. Ora stiamo lavorando sui fitofagi segnalati come maggiormente problematici ed in crescita come afide e Drosophila" spiega Francesco Bourlot, responsabile Product Development di Koppert Italia. "Alcuni degli ultimi prodotti immessi sul mercato, come la Rophoria, sono infatti specifici per il controllo degli afidi e a breve avremo anche un'estensione di etichetta su afide e cocciniglia per il Mycotal. I risultati ottenuti finora infatti sono molto positivi".

Trappola Drososan posizionata in campo

La Drosophila suzukii si conferma una delle avversità più difficili da contenere e in grado di danneggiare di più la produzione. Ad oggi le tecniche dimostratesi più efficaci consistono in una difesa integrata consistente in: trappole con attrattivo alimentare posizionate sui perimetri per la cattura massale degli adulti più trattamenti puntuali con prodotti compatibili con l'entomofauna utile volti all'abbattimento degli individui presenti in campo. L'uso di trappole Drososan con l'esca Fruit Fly Attractant, entrambe specificatamente sviluppate per il controllo di D. suzukii, hanno dimostrato la massima efficacia.

"In molti areali, come quello lucano, la pressione della Drosophila è ormai molto forte", continua Truncellito, "la cattura massale da sola spesso non è sufficiente ma permette di ridurre la pressione dell'insetto e il numero di interventi chimici. Ciò significa meno residui sulla coltura, minor rischio di resistenze e una maggiore presenza di organismi utili. Molte aziende in Basilicata sono riuscite a contenere efficacemente il problema grazie a questo approccio integrato".

Come il mercato, anche le strategie di difesa si stanno evolvendo molto rapidamente. Per massimizzare qualità e quantità della produzione è ormai essenziale padroneggiare una vasta gamma di strumenti che vanno dagli organismi utili ai fitofarmaci e ciò richiede elevate competenze tecniche. Per queste ragioni Koppert Italia ha sviluppato una rete di oltre 20 tecnici specializzati sul territorio italiano così da poter sempre fornire un'assistenza tempestiva e di qualità alle aziende.

Per maggiori informazioni:
www.koppert.it

Data di pubblicazione: