Per molti anni Jan Diekema ha gestito il proprio impianto di essiccazione di verdure ed erbe aromatiche a Schoonhoven (Paesi Bassi) con Dika Fabrieken. Le verdure e le erbe essiccate venivano utilizzate come ingredienti per l'industria delle zuppe, delle salse e degli snack. Anni fa ha venduto la fabbrica, ma questo lavoro gli è rimasto nel sangue, tanto che ora offre consulenze indipendenti alle aziende sulla lavorazione e sull'essiccazione dei loro prodotti (scarti).
Jan Diekema
"L'essiccazione delle verdure era molto diffusa nei Paesi Bassi, ma abbiamo perso questo mestiere a favore di Paesi più economici, come l'India, la Cina e l'Egitto. Ora si assiste a una ripresa della domanda di essiccazione di verdure ed erbe aromatiche. Dopotutto, con i prodotti stranieri spesso ci si chiede da dove provengano e come siano stati prodotti. Anche i i chilometri percorsi dalle referenze giocano un ruolo sempre più importante".
"Come consulente indipendente, guido le aziende dalla A alla Z nell'essiccazione dei prodotti, dall'avvio dell'impianto fino all'eventuale vendita del prodotto. Dopo tutto, si può fornire una macchina, ma si tratta soprattutto di avere le conoscenze. Grazie alla mia esperienza nella tecnologia di essiccazione e nella conservazione di verdure, frutta, erbe aromatiche, ma anche formaggi, alghe e insetti, so quali tecniche sono necessarie per i diversi prodotti".
"E le opportunità sono numerose, in quanto le aziende agricole si trovano regolarmente ad affrontare una sovrapproduzione durante la stagione. Essiccando le colture è possibile commercializzarle come prodotto alimentare. E la cosa rende molto di più rispetto all’invio del prodotto, ad esempio, all'industria dei mangimi o ai fermentatori, come spesso accade oggi - afferma Jan - Inoltre, praticamente tutte le referenze possono essere essiccate, basta avere uno sbocco per farlo. Il flusso maggiore va alle multinazionali, ma si vedono anche mercati di nicchia che emergono. Ad esempio quello delle alghe essiccate".
"Gli sviluppi dell'essiccazione non sono quindi fermi. Un tempo riscaldavamo soprattutto con gas naturale o olio combustibile, ma con gli impianti odierni che utilizzano l'essiccazione a condensazione o le pompe di calore possiamo essiccare in modo ancora più efficiente - afferma Jan - Siccome gran parte dell'essiccazione è energia, è interessante guardare anche alle aziende che rilasciano calore. Un uso sapiente di questo calore crea opportunità anche per l’essiccazione".
"Quando un cliente arriva con il suo prodotto cerchiamo una macchina che possa essere adatta. Si va da un essiccatore con un'evaporazione dell'acqua di 3 tonnellate all'ora, ma ne abbiamo consegnato anche di più piccoli da 200 kg. Per esempio, di recente ho consegnato un essiccatore per alghe presso il Dutch Seaweed Group, di Yerseke. Ma si potrebbe anche pensare a un hub o a una cooperativa in cui i coltivatori portano i loro prodotti a essiccare. Le verdure essiccate si conservano per anni!".
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Jan Diekema
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