"Si è conclusa la campagna agrumi 2023/24 con una forbice di prezzo in campagna che ha registrato quotazioni elevate per il prodotto destinato alla trasformazione. Una stagione segnata dalla presenza di una quantità considerevole di frutti di pezzatura estremamente ridotta, tale da indurre i commercianti a non valutare di acquistare lotti in cui oltre il 50% delle arance erano di piccole dimensioni. Più frequente il caso in cui hanno offerto prezzi talmente bassi da non permettere agli agricoltori di coprire i costi di produzione". Così riferisce Salvatore Imbesi, manager della Ortogel, noto marchio siciliano specializzato nella trasformazione di agrumi, melograno e frutta estiva.
"In un contesto segnato dai cambiamenti climatici - continua Salvatore Imbesi - che impone costi di produzione elevati a causa della siccità (in Sicilia, da questo inverno e fino a oggi non ha piovuto quasi mai), le aziende dotate di invasi o pozzi hanno dovuto sostenere costi aggiuntivi ragguardevoli per portare l'acqua in superficie. L'industria ha ritirato agrumi a un prezzo medio di 0,30 €/kg, quotazione che ha rappresentato per gli agricoltori una sorta di boccata di ossigeno. Senza questo intervento, una quantità ancora maggiore di prodotto, rispetto a quella rimasta sugli alberi, sarebbe rimasta invenduta, aggravando ulteriormente la situazione finanziaria dei produttori".
"Al momento abbiamo commercializzato circa il 60% della produzione di succo di agrumi spremuti dal raccolto di questa campagna. Ciò a fronte di riserve di magazzino pari a zero, che negli ultimi quattro anni hanno impedito di onorare i contratti programmati. Riusciamo comunque a garantire continuità nelle forniture, in un contesto in cui comunque la scarsità determina un prezzo elevato. Ciò in conseguenza di una serie di fattori determinati anche da un quadro internazionale con quantitativi mondiali (da Usa, Messico e Brasile) di succo di arance bionde inferiori del 60% rispetto al solito".
"Sul piano commerciale il mercato estero è fermo, molte aziende hanno programmato le ferie e ridotto la programmazione produttiva. In Sicilia, le previsioni per la prossima campagna agrumi promettono volumi nella norma, coerenti con l'età e le condizioni degli impianti che, come noto, sono produttivi se rinnovati con varietà più resistenti".
"A preoccupare i produttori, su come affrontare la prossima campagna agrumi, è in primis la siccità. La speranza è attingere acqua dalla diga di Lentini, provvista di 90 milioni di metri cubi non utilizzati durante la campagna scorsa, sembra per difetti meccanici dell'opera", conclude Imbesi.
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