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Il nuovo direttore generale di Apo Conerpo è Daniele Maria Ghezzi

"Un gruppo come il nostro deve avere una visione di medio-lungo periodo"

"L'obiettivo primario, nel breve periodo, è quello di fare scelte in modo che i produttori abbiamo maggiore reddito. Ma la direzione di un gruppo come il nostro deve avere anche una prospettiva di medio e lungo periodo, affinché i produttori non debbano improvvisare anno per anno, ma orientarsi all'interno in un piano strategico". Lo ha affermato Daniele Maria Ghezzi, da poche settimane direttore generale di Apo Conerpo, al posto di Gabriele Chiesa, il quale continuerà a dare il proprio contributo nel gruppo, ma part time e non più con l'impegno assiduo di prima.

Daniele Maria Ghezzi durante la conferenza stampa di bilancio (cfr. articolo correlato)

Ghezzi è nativo di Cremona ma piacentino di adozione e, da qualche mese, residente a Bologna. 45 anni, è laureato in Economia e Commercio, con un Master in Management presso la Durham Business School (Inghilterra) e un Dottorato di ricerca internazionale (PhD) in economia agroalimentare "Agrisystem" presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore.

"Prima dell'arrivo in Apo Conerpo - ha detto - dal 2010 sono stato direttore di Piacenza Alimentare, consorzio per l'internazionalizzazione con un centinaio di associati e un fatturato aggregato di 1,4 miliardi di euro. Ho svolto attività di formazione manageriale e consulenza sui temi delle strategie di sviluppo imprenditoriale, business planning e marketing internazionale, collaborando in particolare con aziende agroalimentari e della ristorazione". È anche docente di Business Planning presso la Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell'Università Cattolica nell'ambito della laurea magistrale in Agriculture and Food Economics.

"Il settore ortofrutticolo, così come lo sto vivendo da qualche mese, è davvero a sé rispetto a quanto si può pensare da fuori. Ha delle dinamiche proprie che vanno capite, per poi pensare al futuro. Non si può di certo rimanere fermi al passato, ma ragionare sulle dinamiche dei prossimi anni, specie alla luce dei continui cambiamenti che sollecitano le nostre aziende" ha precisato.

La nuova presidenza
La nuova governance di Apo Conerpo è così composta: riconfermato all'unanimità presidente Davide Vernocchi. Vice presidenti sono Adriano Aldrovandi, Alberto Guerra, Massimo Passanti, Aldo Rizzoglio. Di seguito un breve profilo del presidente e dei vice.

Davide Vernocchi (presidente): forlivese di nascita e ravennate d'adozione, Vernocchi è presidente di Apo Conerpo dal 2011. Laureato in Scienze Agrarie, e titolare e conduttore di un'azienda agricola ortofrutticola in provincia di Ravenna, Vernocchi è anche Presidente Settore Ortofrutta di Confcooperative e vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca oltre che membro del Consiglio di Amministrazione di Agrintesa (Ra).

Adriano Aldrovandi: modenese, produttore e agronomo, ricopre anche la carica di Presidente di Fruit Modena Group, la più grande organizzazione europea per la produzione e la vendita di pere e di Opera, il Consorzio che riunisce oltre 1000 frutticoltori per promuovere e commercializzare pere a marchio. Dal 2021 è anche presidente di UNAPera, società consortile a responsabilità limitata fra 25 imprese – 13 Organizzazioni di produttori e 12 non Op – che rappresentano oltre il 70% delle pere commercializzate sul mercato italiano e più del 55% dell'export nazionale di questo frutto.

Alberto Guerra: ravennate, titolare di un'azienda agricola specializzata in frutticoltura e presente nel territorio comunale di Bagnacavallo, Alberto Guerra è anche vicepresidente di Agrintesa, cooperativa ortofrutticola e vitivinicola guidata dal presidente Aristide Castellari, con oltre 4.000 soci e un catasto frutticolo di oltre 9.300 ettari, a cui se ne aggiungono 7.300 di vigneto e 500 di ortaggi.

Massimo Passanti: ravennate, imprenditore agricolo e produttore di pomodoro, ricopre da lungo tempo la carica di presidente di Propar (cooperativa con circa 2.100 soci e 15.000 ettari, suddivisi tra le province di Ravenna e Ferrara, specializzata in colture orticole e sementiere destinate all'agroindustria), delle cooperative Progel, CoProAgri e ProEnergia, ed è vicepresidente vicario di Conserve Italia. Oltre all'azienda agricola di famiglia a indirizzo frutticolo e vitivinicolo nel territorio ravennate dirige anche l'azienda agricola Cà Bosco srl, realtà dedicata ai seminativi altamente innovativa, in particolare sul fronte dell'irrigazione, che dal 2008 ospita la sede operativa del centro di ricerca Horta (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza), che favorisce il trasferimento di nuove conoscenze all'agribusiness e che recentemente è stata acquistata dalla BASF.

Aldo Rizzoglio: bolognese, titolare di un'azienda agricola specializzata nella produzione di patate e cipolle con circa 50 ettari nella zona di Castenaso, alle porte di Bologna, Aldo Rizzoglio è presidente di Patfrut dal 2021, dopo aver ricoperto il ruolo di vicepresidente a fianco di Roberto Cera, presidente della AOP Finaf e vicepresidente uscente di Apo Conerpo. La cooperativa che guida da tre anni conta oltre 600 soci, 250 addetti (tra fissi e stagionali), 3 stabilimenti di lavorazione (a Monestirolo per la frutta, Molinella per patate e cipolle, Medicina per la quarta gamma), 4 magazzini per lo stoccaggio in provincia di Bologna e 5 in provincia di Ferrara dove si concentrano numerosi soci produttori.