I cambiamenti climatici richiedono un approccio diversificato, innovativo e tecnologico, all'agricoltura. A fornire una valida alternativa è la piccola startup "Sicilponica", fondata da Graziano Parrinello e Giuseppe David, rispettivamente un ingegnere e un professore, che da qualche tempo si affaccia sul mercato estero.
"Scoperti da una grossa azienda del settore della produzione di macchine per la produzione energetica – dicono i due – ci siamo trovati a dover dare fondo a tutta la nostra esperienza nel campo nel vertical farming per proiettarci verso le nuove esigenze del mercato. Nello specifico, ci siamo trovati a essere particolarmente apprezzati per le nostre soluzioni di orticoltura residenziale. Un mercato in vertiginosa crescita, soprattutto negli Emirati Arabi, paese nel quale lavora da decenni la committente e laddove si sente in maniera più prepotente la necessità di soluzioni alternative alla produzione alimentare, che li è quasi totalmente importata".
Dubai, Emirati Arabi Uniti
"Il nostro è un sistema produttivo apprezzato per le sue grandi possibilità di integrazione urbana – spiegano i Parrinello e David - Laddove l'edilizia è concepita per fornire agli abitanti la più variegata moltitudine di servizi all'interno dell'unico edificio abitato, il nostro modello di vertical farming urbano è perfettamente integrabile nei mega progetti di espansione edilizia delle città. I prossimi passi da compiere, individuati dal nostro referente per le relazioni estere, Angelo Fasciana (ingegnere), saranno quelli di portare con noi le eccellenze della produzione industriale italiana. All'appello hanno risposto alcune importanti aziende, che hanno messo a disposizione il necessario know how per completare il piano progettuale che va dal seme al consumatore.
Tecnologia Sicilponica
"Il nostro modulo ha una capacità produttiva pari a 144.000 cespi l'anno su 300 m² - proseguono i due professionisti - Quindi le oltre 480 unità di orticole per metro quadrato/anno necessitano di appena un centinaio di litri di acqua al giorno di media e crescono con un consumo energetico soddisfatto da 2 kw di pannelli solari. In questo modo, produciamo ortaggi che superano agevolmente i 250 grammi ciascuno, per una produttività annua di 35.000 chilogrammi, oltre i 120 kg di prodotto annuo per metro quadro".
Si tratta di un modulo per la coltivazione di orticole a foglia con tecnologia acquaponica in vertical farming. Il "motore chimico" di tutto l'apparato è costituito da un allevamento ittico di appena 10.000 litri, dove alleviamo oltre 600 kg di persico trota.
"Da questo impianto di itticoltura ricaviamo l'energia chimica per alimentare il campo di coltivazione: una serie di canaline sulle quali vengono alloggiate le coltivazioni – concludono gli esperti - In sostanza, dalle acque dell'allevamento ittico ricaviamo i nutrienti che ci servono per far crescere oltre 35.000 kg di ortaggi a foglia l'anno, quali lattughe, cicorie, spinaci e molto altro. Abbiamo un prototipo operativo che produce a fasi da oltre tre anni, e sul quale continuiamo a sperimentare colture diverse. Abbiamo finora distribuito i prodotti solo in parte, più che altro donandoli, dato che di fatto siamo un'associazione. Contiamo, per lo step successivo, di ottenere l'apporto di investitori interessati al nostro brevetto. Intendiamo, inoltre, diventare una vera e propria start up al servizio delle imprese, cui fornire impianti di vertical farming, chiavi in mano".
Tecnologia Sicilponica
La manodopera per la gestione
L'altissimo gradiente tecnologico del sistema consente la gestione anche da parte di una sola persona, che dovrebbe occuparsi della semplice disposizione e raccolta della coltivazione. Difatti, il sistema è completamente autonomo. È stato progettato con un livello di ridondanza addirittura tripla ed è assolutamente gestibile da remoto. In termini di sostenibilità ambientale, l'aver utilizzato l'acquaponica è già una carta vincente per le caratteristiche intrinseche di questa tecnologia, ovvero, produrre contemporaneamente proteine animali e proteine vegetali nello stesso processo. In secondo luogo, farlo con un sistema inviolabile nel quale è impossibile utilizzare pesticidi e diserbanti, che andrebbero a devastare l'equilibrio biodinamico della simbiosi tra animali e pesci.
Un altro punto molto innovativo di questa attività sta nel concepire la distribuzione di ortaggi vivi, cioè di ortaggi con l'apparato radicale ancora integro e in grado di sopravvivere per giorni nelle case del consumatore, "azzerando definitivamente la catena del freddo" e annullando quindi ulteriormente l'impatto ambientale e lo spreco alimentare.
Per maggiori informazioni:
Sicilponica
Graziano Parrinello
+39 3804908927
[email protected]