"In un settore spesso considerato prerogativa maschile è fondamentale sottolineare come le imprese agricole a conduzione femminile siano le più resilienti, capaci di scommettere e vincere difficili sfide imprenditoriali, dimostrando di possedere grandi capacità gestionali". A dichiararlo è stata Mariafrancesca Serra, responsabile Donne Coldiretti, in occasione della seconda edizione del premio "Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo".
Il premio è dedicato alle imprenditrici agricole che, con passione e determinazione, stanno portando avanti pratiche virtuose che combinano tradizione e innovazione, con un forte impegno per la tutela dell'ambiente e non solo. Inoltre, rappresenta una grande vetrina per le Donne Coldiretti, celebrando l'impegno, la passione e la dedizione delle imprenditrici green. L'obiettivo è promuovere l'agricoltura al femminile, valorizzare il lavoro dei campi e far conoscere un mondo in cui le donne sono sempre più centrali, rinnovando il settore agroalimentare con creatività e spirito innovativo.
Teresa Diomede
Tra le imprenditrici premiate, troviamo la pugliese Teresa Diomede, la calabrese Stefania Mazzotta e la valdostana Sara Manganone. Diomede si è distinta nella categoria "Donne e made in Italy nel mondo", per la capacità di insistere e resistere alle continue sfide del mercato. L'imprenditrice ha portato la sua uva sulle tavole internazionali, unendo la tradizione con una visione imprenditoriale che guarda al futuro. Grazie alla sua tenacia e alla sua squadra di 35 collaboratrici, per lo più donne, Diomede continua a promuovere il vero made in Italy all'estero: non solo con il prodotto, ma anche con i valori della terra che rappresenta.
Stefania Mazzotta
Per la categoria "Donne per il sociale" a essere riconosciuto è stato il lavoro della Mazzotta, imprenditrice calabrese e madre di quattro figli, che dal 2019 si dedica all'inclusione dei migranti contrastando la piaga del caporalato. Mazzotta ha lanciato un progetto di agricoltura sociale per accogliere giovani provenienti da percorsi di vita difficili. Il suo è un racconto di inclusione e dignità, volto a combattere disuguaglianze che affliggono chi nasce in contesti svantaggiati. L'azienda della Mazzotta produce prodotti ortofrutticoli, nasce nel 2020 e si è consolidata sostenendo le attività di agricoltura sociale. Oltre all'accoglienza viene offerto supporto nell'inserimento lavorativo presso altre aziende agricole e si tutelano le persone da eventuali episodi di caporalato o ogni genere di sfruttamento.
Sara Manganone
Nella categoria "Donne e futuro", è emersa la Manganone, della Val D'Aosta, che con determinazione ha riacceso la passione per il vigneto di famiglia abbandonato da decenni, creando la prima eco-rotaia al 100% sostenibile per raggiungere i ripidi terrazzamenti e coltivare anche nelle aree più impervie. Un'innovazione green che favorisce l'ambiente e supporta il lavoro agricolo nelle zone marginali.
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Il trasformare una crisi lavorativa in un'opportunità di rinascita è valso alla lombarda Doris Begnozzi il premio nella categoria "Cambio vita": da esperta di marketing si è trasformata in "contadina" aprendo da zero un'azienda agricola per inseguire la sua passione, quella per le piante e per i fiori. A essere premiato nella categoria "Educazione alla Campagna Amica" è stato il progetto dell'imprenditrice umbra Flavia Sbrolli e il grande impegno verso le nuove generazioni. Nella categoria "Creatività" si è distinta Gloria Merli, dell'Emilia-Romagna, che ha trasformato la sua passione per gli alpaca in un'attività unica nelle campagne piacentine, dove con creatività trasforma la lana in abiti e accessori artigianali. La toscana Barbara Conti ha vinto nella categoria "Agricoltura eroica" grazie al suo virtuoso progetto di valorizzazione del patrimonio agricolo: ha fatto letteralmente rinascere un piccolo borgo, di sole 30 anime, con la sua agri-gelateria a chilometro zero. Far praticare lo yoga tra la lavanda invece è valso l'ambito premio nella categoria "Agriwellness" alla veneta Valentina Galesso: trasformare il proprio prodotto in elisir di bellezza e salute è la nuova sfida imprenditoriale.
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Premio speciale, infine, a Chiara Luppi, cantautrice padovana che da sempre è vicina alle donne Coldiretti attraverso importanti iniziative di raccolta fondi. Con i suoi concerti ha sostenuto diversi progetti di aiuto al suo territorio.
Sono oltre 200mila le imprese "rosa"
In Italia, quasi 200mila donne hanno scelto di investire in agricoltura, rivoluzionando il settore e sfidando pregiudizi. Su dati del Registro delle Imprese, Donne Coldiretti rileva che oltre un'azienda agricola su quattro (28%) è oggi guidata da donne, che operano in ambiti diversificati come l'allevamento, la coltivazione, il florovivaismo e l'agriturismo. Inoltre, sono attive in iniziative sociali, come le fattorie didattiche e l'inserimento lavorativo di donne in difficoltà. Tra queste imprenditrici spicca la quota giovane: circa 13.000 aziende sono infatti guidate da donne under 35, che puntano su innovazione e tecnologia.
Valentina Galesso
Sicilia, Puglia e Campania risultano ai primi posti per numero di aziende agricole femminili. Quasi una su quattro ha una laurea, spesso in settori non legati all'agricoltura, e il 50% associa all'attività primaria (semplice coltivazione) tante altre attività come agriturismo, agriasili, fattorie didattiche, agri cosmesi e una particolare attenzione al sociale, con l'inserimento in azienda di persone con vissuti difficili e donne vittime di violenza. Oltre il 60% adotta pratiche sostenibili, come il biologico, promuovendo la tutela della biodiversità e il benessere animale.