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Focus sul mercato mondiale del pomodoro

Le difficoltà nella coltivazione dei pomodori e nell'instaurare un equilibrio sui mercati sono sempre presenti in molti Paesi produttori. Le nuove panoramiche mensili sui prezzi dei pomodori di Spagna, Italia, Paesi Bassi e Francia, elaborate dalla Commissione europea e analizzate dalla IA, mostrano che la coltivazione è diminuita di 700mila tonnellate nell'ultimo decennio. Le importazioni sono aumentate solo di 400mila tonnellate.

La coltivazione del pomodoro olandese è "tornata alla normalità" e quella invernale è in corso in Belgio. In Italia i pomodori mostrano prezzi elevati a causa della scarsità di prodotto, con un inizio ritardato a causa del caldo eccessivo e della siccità in Sicilia. In Germania i prezzi dei pomodori sono in aumento a causa della leggera diminuzione dell'offerta da più origini. Dall'inizio della settimana 47, il mercato si è completamente ribaltato in Francia, dove il consumo di pomodori è crollato a causa delle temperature invernali più rigide. La carenza di prodotto in Israele, dopo che il loro principale fornitore, la Turchia, ha vietato le esportazioni, è stata in qualche modo alleviata dall'offerta locale e dalle importazioni dai Paesi Bassi e dalla Polonia. In Spagna la domanda e i prezzi sono stati soddisfacenti all'inizio della stagione, con un clima favorevole anche nelle principali regioni di coltivazione.

Il Nord America sta registrando un aumento dei prezzi e della domanda di pomodori a seguito dei due recenti uragani che hanno colpito la Florida centrale e che hanno causato una carenza nell'offerta di pomodori. Lo Yucatan, l'Honduras settentrionale e il Guatemala sono stati colpiti dalle inondazioni causate dalla tempesta tropicale Sarah, che ha avuto un impatto sulle serre. Il divieto di utilizzo di agrofarmaci da parte dell'Ue e l'aumento delle temperature nelle principali regioni di coltivazione del Marocco stanno causando serie difficoltà ai coltivatori nella lotta contro i parassiti. In Sudafrica la fornitura di pomodori si sta spostando dal Nord al Sud, con volumi bassi che aumenteranno a dicembre.

Europa: prezzi al dettaglio e comportamento dei consumatori
La Commissione europea ha appena pubblicato una panoramica mensile dei prezzi dei pomodori in Spagna, Italia, Paesi Bassi e Francia, con nuovi dati sulle vendite al dettaglio. Un'analisi del consumo di pomodori in Europa guidata dall'intelligenza artificiale rivela che sebbene la coltivazione sia diminuita di 700mila tonnellate nell'ultimo decennio, le importazioni sono aumentate solo di 400mila tonnellate.

La Germania rappresenta un caso di studio, con un aumento del consumo di pomodori del 10% nonostante una crescita demografica del 2%. Nell'ultimo decennio, i prezzi sono aumentati del 65%, con l'inflazione che rappresenta il 30% dell'aumento. I consumatori tedeschi sembrano disposti a pagare di più per i pomodori. In particolare, i prezzi al dettaglio tedeschi seguono da vicino quelli fissati dalle principali cooperative olandesi, il che indica che i rivenditori tedeschi influenzano efficacemente i prezzi delle cooperative.

Gli olandesi mettono in guardia dall'aumento dei costi della catena di fornitura, indotto dalla sostenibilità e dalle richieste normative, come i requisiti CSRD e i regolamenti più severi in materia di imballaggi. Con l'aumento della produzione, la gestione di questi costi diventerà una sfida fondamentale.

Paesi Bassi e Belgio: la coltivazione olandese è "tornata alla normalità"
Nei Paesi Bassi la coltivazione di pomodori è "tornata alla normalità". Dopo i problemi legati ai virus e ai costi energetici, la produzione estiva è tornata ai livelli (quasi) abituali. Quest'inverno in circa tre quarti delle serre dotate di illuminazione artificiale si sono nuovamente accese le lampade. Si stima che siano 600 gli ettari di coltivazione invernale sotto illuminazione artificiale, un raddoppio rispetto all'inverno scorso. Con l'aiuto di sovvenzioni, si è passati su larga scala all'illuminazione a LED. La coltivazione invernale è in corso anche in Belgio.

Nei Paesi Bassi il 70% della produzione invernale è costituito da pomodori a grappolo, mentre il restante 30% comprende pomodori ciliegino e altre varietà più piccole. In Belgio, per la prima volta i pomodori insalatari sono disponibili anche al di fuori della stagione tradizionale, e provengono da una coltivazione autunnale.

Da settembre i prezzi sono rimasti al di sopra della media quinquennale. Il leggero calo dei prezzi all'inizio di novembre è stato superato. La scorsa settimana il prezzo medio presso le aste belghe è aumentato, mentre il prezzo dei pomodori sfusi si è stabilizzato. I produttori locali stanno affrontando una maggiore concorrenza, in particolare dal Marocco.

Gran parte del mercato è passato a varietà resistenti al ToBRFV. Alcuni coltivatori stanno addirittura passando da una varietà resistente all'altra. Per i coltivatori rimane una sfida coltivare queste nuove varietà in modo ottimale. Sono stati segnalati rese inferiori e talvolta problemi legati al sapore. Soprattutto nelle specialità ci sono ancora casi in cui si coltivano varietà di pomodori non resistenti. Per le coltivazioni invernali, tuttavia, la coltivazione senza resistenza è praticamente inesistente.

L'energia rimane una preoccupazione fondamentale. A partire dal 1° gennaio 2025 nei Paesi Bassi aumenteranno le tasse sull'energia. Ciò è particolarmente preoccupante per i piccoli coltivatori che non dispongono di sistemi di cogenerazione. I coltivatori più grandi stanno investendo in una serie di tecniche energetiche per diversificare il rischio. Alcuni coltivatori stanno valutando anche la possibilità di coltivare all'estero. Sia i coltivatori olandesi che quelli belgi sono coinvolti in progetti in Nord Africa e in Spagna, e sono in corso ricerche anche in altre regioni.

Italia: prezzi elevati a causa della carenza di prodotti in Sicilia dovuta alla siccità
La stagione produttiva del pomodoro da mensa siciliano non è ancora entrata nel vivo e, di conseguenza, i prezzi sono molto alti. Questo perché i trapianti sono iniziati tardi a causa del caldo eccessivo e della siccità. Il grosso della merce arriverà tra 20 giorni, pertanto le quotazioni resteranno alte per i prossimi giorni. Un esempio: per il datterino esempio si superano facilmente i 4 euro al kg, con quote di 4,50 euro/kg. Al momento non si segnalano interferenza dai competitor stranieri come Marocco, Spagna e Turchia. Le coltivazioni iniziate con ritardo, dunque, con temperature più basse in fase di accrescimento delle piante, hanno scongiurato il manifestarsi di fitopatie.

La campagna del pomodoro Moro Sardo sta procedendo abbastanza bene. "Viene riconosciuto il valore aggiunto di un prodotto coltivato esclusivamente in Sardegna, nel rispetto di quella che è ormai una tradizione secolare del territorio". La mancanza di produzione nella categoria pomodoro (che si tratti di datterino, piccadilly o ciliegino), soprattutto nel periodo estivo, ha spinto i prezzi a livelli molto elevati. "Adesso notiamo un certo assestamento. Il mercato è tornato su quotazioni ottimali, che ci permettono anche di realizzare i programmi con le catene di supermercati. E' iniziata anche la stagione della nuova varietà Noir, un pomodoro nero che stiamo testando già da tre anni e di cui puntiamo ad ampliare gli ettari coltivati".

Per il pomodoro insalataro Camone, noto per la sua forma tondeggiante, buccia liscia, consistenza croccante e lunga shelf-life, il clima dei mesi precedenti pare abbia compromesso le coltivazioni, ritardando i primi stacchi di circa 15 giorni e generando qualche problema agronomico, come un maggiore sviluppo in altezza dei palchi floreali. "È un ortaggio dalla conservabilità di circa 20 giorni, che sta prendendo sempre più piede nel mercato italiano, grazie anche all'elevata riconoscibilità e ai diversi usi in cucina. Il calendario commerciale è di 11 mesi, rimanendo scoperti soltanto per un mese (da metà agosto e metà settembre), anche se quest'anno siamo stati costretti ad allungare il vuoto commerciale di qualche altra settimana", riferisce uno dei 4 produttori italiani autorizzati alla coltivazione.

Un importante grossista di un mercato del nord d'Italia afferma che da un paio di mesi i prezzi delle varie tipologie di pomodoro sono altissimi e questo sta frenando i consumi. A inizio della settimana 47 la media delle principali tipologie oscillava fra 3,00 e 3,50 euro/kg come prezzo di vendita all'ingrosso, con punte di 5,5 euro/kg per il datterino. Il prodotto arriva dalla Sicilia, regione penalizzata dalla siccità e dalle alte temperature in fase di trapianto, per cui le quantità in circolazione sono inferiori al normale. Il grossista continua dicendo che sul mercato da qualche giorno ci sono anche pomodori esteri, provenienti dalla Francia, di buona qualità e a prezzi nettamente inferiori e molti grossisti si stanno rivolgendo a questo canale. La produzione olandese invece non soddisfa le aspettative per la sua scarsa qualità, per cui non è gradita.

Germania: prezzi dei pomodori in aumento
Le consegne belghe e olandesi sono leggermente diminuite e anche le importazioni turche hanno subito un lieve calo. Nel frattempo le spedizioni marocchine, turche e spagnole hanno acquisito maggiore importanza. Anche le offerte italiane hanno avuto un ruolo un po' più importante rispetto al passato.

Nel complesso, l'interesse è stato soddisfatto senza grandi sforzi. Ciononostante, si è osservato spesso un aumento dei prezzi. In particolare, la merce belga ha subito un rincaro che ha portato a una notevole riluttanza all'acquisto in diversi mercati all'ingrosso. I lotti tedeschi erano disponibili solo in misura limitata e relativamente costosi, ma hanno comunque suscitato una sufficiente attenzione.

Francia: inversione di tendenza sul mercato, con consumi in calo
Siamo al crocevia della stagione francese dei pomodori. Molti produttori stanno per concludere la loro stagione. La scorsa settimana i prezzi si aggiravano intorno a 1,80 euro/kg per i pomodori a grappolo, 1,50 euro/kg per quelli tondi e 1,80 euro/kg per quelli insalatari. I prezzi avrebbero potuto essere più alti, ma il mercato francese aveva un volume sufficiente che ha impedito l'aumento dei prezzi. Alla fine della campagna si è registrata anche una disparità di qualità, che ha portato a un'ampia variazione delle quotazioni tra i diversi lotti.

I prezzi sono stati definiti "corretti". Fino alla settimana 46 gli olandesi e i belgi non avevano grandi volumi, quindi i prezzi erano più sostenuti, intorno ai 2,20 euro/kg per i pomodori a grappolo. La produzione spagnola non era ancora disponibile in Francia, dato che il consumo interno era ancora presente e il prodotto riceveva prezzi più alti all'esportazione. Il mercato francese non era quindi sovraccarico di pomodori d'importazione.

Tuttavia, dall'inizio della settimana 47 il mercato si è completamente capovolto. Il consumo è crollato ulteriormente con l'arrivo delle temperature invernali, facendo diminuire i prezzi sul mercato francese. Le proteste degli agricoltori non hanno avuto alcun impatto sulle importazioni di pomodori marocchini e spagnoli nel Paese, e la merce olandese è arrivata sul mercato a prezzi bassi, rafforzando lo squilibrio tra domanda e offerta.

Israele: la carenza di pomodori dopo il divieto turco è stata in qualche modo alleviata dalla fornitura locale
In Israele l'offerta locale di pomodori ha in qualche modo alleviato la carenza di pomodori, insieme alle maggiori importazioni consentite da alcuni altri Paesi. L'effetto del divieto di esportazione dalla Turchia, tradizionalmente un grande fornitore di pomodori per Israele, si fa ancora sentire nel Paese. Ad alleviare la carenza di pomodori sono stati Paesi Bassi e Polonia. Tuttavia, gli importatori israeliani notano che ci sono stati problemi con il lungo transito dall'Europa a Israele.

Il governo israeliano, attraverso il ministero dell'agricoltura, si è adoperato per aumentare la fornitura di pomodori dopo il divieto, permettendo l'importazione di 5.000 tonnellate di pomodori in esenzione doganale. A questo è seguito un altro lotto di qualche migliaio di tonnellate da importare sempre in esenzione. Nonostante questi sforzi, gli importatori notano che i volumi di pomodori in Israele saranno comunque inferiori al normale, con conseguente aumento dei prezzi.

Spagna: domanda e prezzi in regola all'inizio della stagione
La stagione dei pomodori ha avuto un positivo inizio in Spagna, sia per l'influenza del clima sulla qualità dei frutti, sia per la buona transizione tra le colture del nord e del sud dell'Europa.

"Sia Almeria che Murcia hanno cercato di iniziare con i raccolti un po' prima, perché l'anno scorso erano piuttosto in ritardo, ma la verità è che finora non c'è stata una grande offerta di pomodori - spiega un coltivatore ed esportatore - Le piogge in Almeria e Murcia sono state moderate rispetto a quelle di molte altre zone del Mediterraneo, che sono state colpite da forti tempeste, ma tra ottobre e novembre ci sono state diverse giornate nuvolose e temperature leggermente più basse rispetto agli ultimi due anni. Di conseguenza, la produzione non è stata anticipata".

Il passaggio delle produzioni dall'Europa centrale e settentrionale alla Spagna "sta procedendo abbastanza bene, senza le sovrapposizioni degli altri anni. Quindi, in generale, c'è una domanda regolare e i prezzi di inizio stagione sono ai livelli giusti per questo periodo dell'anno", dice il coltivatore. In ogni caso, le condizioni dei raccolti sono il motivo principale per essere ottimisti. "Quest'estate è stata mediamente meno calda rispetto agli ultimi due anni, quindi non è stata così dura per le piante, che sono cresciute in modo ottimale e stanno dando una produzione di qualità notevole. Viste le buone condizioni dei raccolti, siamo convinti che avremo una stagione positiva".

Per quanto riguarda la concorrenza con l'origine extra-Ue, si prospetta una maggiore pressione da parte del Marocco nella prima parte della stagione. L'anno scorso, a causa delle ondate di calore estive, l'offerta di pomodori marocchini è stata più limitata tra novembre e dicembre. Tuttavia, si è poi assistito a una ripresa dei volumi, che ha portato a un eccesso di offerta nella seconda parte della stagione. Quest'anno inizieranno nelle date previste con volumi normali.

Nord America: prezzi e domanda più sostenuti dopo i recenti uragani
La coltivazione dei pomodori in pieno campo è in aumento. I due uragani che hanno appena attraversato la Florida centrale hanno avuto un impatto sulla coltivazione, lasciandosi dietro una carenza di offerta di pomodori. Tuttavia, all'inizio di dicembre inizierà la raccolta da nuovi campi a Immokalee, in Florida, nonostante il volume sarà ridotto a causa degli effetti meteo sulle piantagioni. Entro la seconda settimana di dicembre si dovrebbe registrare un adeguato volume di pomodori a grappolo, ciliegino, Roma e tondi.

Ciò sta mettendo sotto pressione l'offerta di altre regioni come il Messico e la California, che sono entrambe in produzione (anche se il Messico, che ha piantagioni simili a quelle del 2023, ha visto di recente temperature più basse che possono rallentare la produzione e mettere sotto pressione i prezzi), così come i pomodori di serra.

Per quanto riguarda i prezzi, i pomodori Roma si collocano intorno ai 20 dollari; i prezzi dei pomodori tondi sono leggermente più alti; quelli di serra hanno una gamma di prezzi più ampia. C'è stata una certa ripresa da parte dei produttori canadesi e messicani, ma non abbastanza da portare il mercato al di sotto dei livelli di prezzo storicamente elevati. Nel frattempo, con la tempesta tropicale Sarah, lo Yucatan, l'Honduras settentrionale e il Guatemala hanno subito inondazioni che hanno avuto un impatto sulle serre.

Marocco: il divieto dell'Ue su agrofarmaci e il clima più caldo stanno causando serie difficoltà ai coltivatori nella lotta contro i parassiti
In Marocco la stagione dei pomodori da esportazione è iniziata effettivamente il 15 ottobre e si concluderà alla fine di maggio. La superficie coltivata nella regione è rimasta stabile per tutte le varietà, ma quella dedicata alla produzione di pomodori tondi è diminuita di quasi il 10%, compensata dai pomodori a grappolo. La regione di Souss Massa sta registrando temperature medie più elevate rispetto alla scorsa stagione, il che non aiuta la situazione fitosanitaria. I coltivatori continuano a sopportare il peso dei danni causati dai parassiti e dal ToBRFV. I coltivatori sono riluttanti a commentare l'entità dell'impatto del ToBRFV, ma all'inizio della stagione le piante infette vengono rapidamente sostituite senza alcun impatto sui volumi. Il divieto dell'Unione europea su alcuni principi attivi nei fitofarmaci complica ulteriormente il trattamento. Di conseguenza, la qualità dei pomodori marocchini non è delle migliori in questo periodo della stagione.

Secondo un esportatore marocchino, la domanda europea è ancora debole e ciò riduce i prezzi dei pomodori sia sul mercato d'esportazione che su quello locale. Il divieto di utilizzare principi attivi aumenta direttamente i costi di trattamento di oltre il 25%. Se a ciò si aggiungono i costi di irrigazione e di trasporto, i coltivatori vedono comprimersi i loro margini. Nonostante ciò, un coltivatore di Agadir afferma: "Penso che verrà mantenuta la stessa area fino al termine della stagione, ma molte cose possono cambiare nell'arco di una stagione e vedremo come sarà il ciclo invernale".

Dall'altra parte del Mediterraneo, il quadro è diverso. Un importatore francese afferma che le sue importazioni giornaliere sono dominate per il 97% da prodotti di origine marocchina, mentre il resto proviene dalla Spagna. Un importatore olandese afferma che la domanda di pomodori marocchini è forte e i prezzi sono alti. Tuttavia, un esportatore marocchino commenta: "Certamente c'è un discreto volume esportato dal Marocco, ma siamo abituati a esportare di più. Lo stesso vale per i prezzi. Nonostante le difficoltà in Spagna, i prezzi dei pomodori tondi marocchini si aggirano intorno a 0,90 euro/kg. C'è spazio per un miglioramento delle quotazioni che è particolarmente necessario, viste le difficoltà sul fronte produttivo".

Sudafrica: verso dicembre i volumi aumenteranno esponenzialmente
Questo è un periodo di transizione per l'offerta di pomodori, con alcune aree a coltivazione prevalentemente invernale nel nord del Sudafrica che stanno terminando con l'arrivo delle elevate temperature estive e passano il testimone ai coltivatori del sud.

Ci sono problemi di qualità legati alle recenti ondate di calore e alle piogge, non stagionali in alcune zone, come il Capo occidentale. "I volumi dovrebbero aumentare in modo esponenziale verso dicembre", afferma un commerciante.

Il prezzo medio è sceso del 7% la scorsa settimana a R10,70 (0,50 euro) al chilogrammo (R12,92 /kg [0,68 euro] per i pomodori grandi). Un cartone da 6 kg di pomodori di prima qualità passa facilmente da R50 o R60 a R90 o R100 ( 2,62-3,15 euro a 4,72-5,25 euro), un salto che i consumatori hanno imparato ad accettare con riluttanza durante le periodiche carenze di fornitura degli ultimi due anni.

Data di pubblicazione: