"Ortofrutta è sinonimo di qualità, e su questo aspetto gli investimenti sono costanti e ci impegnano da sempre. C'è da specificare che le Associazioni di Organizzazioni di Produttori (AOP) sono attualmente lo strumento elettivo e più avanzato per raggiungere risultati reali". A dirlo è Andrea Badursi, presidente di Asso Fruit Italia, organizzazione di produttori, associata all'Associazione di Organizzazioni di Produttori AOP Arcadia.
E aggiunge: "A dare sostanza all'argomento qualità ci sono le produzioni dei nostri associati, che in molti casi sono delle eccellenze territoriali e nazionali. Ma ci sono anche le iniziative e i progetti che seguiamo e sviluppiamo con continuità ogni anno su temi come il biocontrollo, la formazione continua, i sistemi di lotta ai parassiti con gli insetti utili, la resilienza ai cambiamenti climatici delle produzioni, il ricorso a pratiche agricole virtuose che limitano drasticamente l'uso di antiparassitari, l'adozione di dispositivi che migliorano lo stato di conservazione nelle celle frigorifere, sanificando l'aria. Ancora, l'impiego razionale dell'acqua per evitarne la dispersione, le misure di contrasto alla desertificazione".
Giuditta Signorella, responsabile dell'ufficio tecnico dell'AOP Arcadia, a sua volta spiega quanto le aziende associate Arcadia, nell'affrontare le sfide produttive, adottino tecniche agronomiche e mezzi alternativi per rendere le azioni sostenibili e assicurare salubrità e standard qualitativi elevati. "I produttori si avvalgono di sistemi di monitoraggio per l'adeguata valutazione della situazione fitosanitaria e attuano strategie che consentono la prevenzione delle resistenze. Nel corso del 2024, fra gli altri momenti di confronto abbiamo preso parte a conferenze con partner autorevoli, per affrontare temi come l'ausilio dell'intelligenza artificiale nel rivisitare il ciclo del cibo e renderlo più sostenibile: dalla sua produzione, quindi partendo dal campo, fino alla distribuzione, al confezionamento e allo smaltimento. In questo verso è andata la nostra partecipazione all'Agrifood Future di Salerno, che fra i partner ha avuto la stessa Google, colosso del web".
La responsabile dell'ufficio tecnico, nel porre in evidenza i punti strategici dei nuovi programmi operativi, aggiunge: "Oggi sono reali le possibilità di mettere a disposizione delle aziende studi e tecnologie che possono realmente favorire il miglioramento delle caratteristiche qualitative, accrescendo sensibilmente le performance ambientali senza pesare sull'ecosistema e i suoi fondamentali equilibri".
Signorella spiega poi quanto, per essere competitivi, serva investire sulla sostenibilità: "Ricordiamo a noi stessi che un altro tema importante è quello dei residui, che di recente ci ha visti protagonisti di un meeting promosso da un'autorevole multinazionale. I residui dei prodotti fitosanitari rappresentano una tematica rilevante, nel mercato. È noto a tutti che, oltre ai requisiti di legge, la grande distribuzione stabilisce standard secondari complessi e sempre più restrittivi. Per poter soddisfare tali condizioni, è necessario dotarsi di conoscenze e strumenti innovativi, infrastrutture aziendali immateriali e materiali. Sono le sfide che ci vedono già impegnati in qualità di AOP per tutte le OP nostre associate".
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